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Indian Wells, Kokkinakis è già storia per Sinner. Sfida inedita contro Struff per andare in ottavi di finale

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Non poteva esserci debutto migliore per Jannik Sinner nel primo Masters 1000 della stagione. Qualche games per prendere confidenza con i campi e il clima del deserto californiano, poi il dominio ai danni di un Thanasi Kokkinakis inerme. Nel match contro il talentuoso australiano c’è tutto il Sinner che abbiamo imparato ad ammirare in questi ultimi mesi: sempre in controllo della partita, chirurgico nei momenti decisivi, come il break sul 4-3 che ha deciso il primo set, prima di dilagare nel secondo parziale.

Un percorso, quello verso il titolo del torneo nordamericano e la seconda posizione del ranking mondiale, che quest’oggi prosegue contro Jan-Lennard Struff. Un match da non sottovalutare, contro un giocatore che l’anno scorso è stato in grado di rientrare tra i primi 25 del mondo dopo essere sprofondato in classifica a causa di un infortunio. 33enne che supera il metro e novanta, dal servizio e dai colpi potenti che spesso portano i suoi incontri a decidersi su pochi punti. E non a caso nelle ultime settimane si è reso protagonista già di diverse battaglie sul circuito: a Rotterdam 2h e 28′ per superare Alejandro Davidovich Fokina, a Dubai 2h e 42′ nella sconfitta dolorosa contro Hubert Hurkacz e venerdì ha deciso finalmente di scollinare le 3 ore di gioco per avere ragione di Borna Coric qui a Indian Wells.

Fatiche che il veterano tennista tedesco potrebbe anche pagare contro un Sinner che si presenterà in campo decisamente più fresco e con l’obiettivo di raggiungere un ottavo di finale in cui potrebbe potenzialmente andare in scena una sfida tra le più attese del torneo, quella contro l’idolo locale Ben Shelton, che è sopravvissuto a un esordio tutt’altro che banale contro uno dei nomi nuovi delle ultime settimane, ovvero il ceco Jakub Mensik. Ma per il semifinalista degli scorsi Us Open la strada comunque non è tutta in discesa, dato che si troverà ad affrontare un Francisco Cerundolo magari non nel miglior periodo della sua carriera, ma che storicamente si è sempre trovato bene nel Sunshine Double.

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