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Due settimane dopo la sconfitta a Rotterdam contro Medvedev, Jannik Sinner si appresta a tornare in campo. L’azzurro, come gran parte dei suoi colleghi, sarà impegnato nel Masters 1000 di Indian Wells 2023 nel deserto californiano e proverà a dar seguito ai buoni risultati ottenuti in quest’avvio di stagione. Dopo la sconfitta in cinque set contro Tsitsipas a Melbourne, Jannik si è pienamente riscattato sul cemento indoor europeo, vincendo il titolo a Montpellier e brillando anche a Rotterdam, dove si è arreso solamente a un alieno come Medvedev – che in Olanda ha vinto il primo dei suoi tre tornei consecutivi – ma lo ha fatto dopo aver battuto avversari del calibro dello stesso Tsitsipas.
Porsi un obiettivo in termini di risultati in California è difficile, anche perché il sorteggio influirà molto su quest’aspetto. Fatto sta che ci aspetta che Sinner faccia molta strada, sia per il momento di forma che sta vivendo sia per la concorrenza – non essendoci molti avversari che partirebbero favoriti in un match contro di lui. Allo stesso tempo non andrà sottovalutato alcun impegno, anzi è importante tenere a mente che il torneo di Indian Wells è un ‘Mille’ e non un torneo minore, dove magari una sconfitta può fare meno male per via della quantità e della frequenza di tali eventi. Di Masters 1000 ce ne sono invece solamente otto a stagione ed inevitabilmente c’è più pressione di far bene. Jannik ha però tutte le carte in regola per affermarsi e proverà a spingersi più avanti possibile.
La superficie si sposa bene con il suo tennis e il fisico, che nel 2022 gli ha creato molti problemi, per il momento lo sta assistendo. Non preoccupa più di tanto nemmeno il recente forfait a Marsiglia per febbre. Sinner ha avuto infatti tutto il tempo per recuperare, anzi si è recato in California con largo anticipo rispetto agli altri tennisti – impegnati tra Dubai e Acapulco – ed ha avuto la possibilità di adattarsi e prendere confidenza con le condizioni di gioco.
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Per Sinner si tratterà della terza partecipazione in carriera al torneo di Indian Wells. Nell’inusuale edizione del 2021 di scena a ottobre, Jannik ha battuto in due set Millman e approfittato del ritiro di Isner prima di arrendersi agli ottavi a Taylor Fritz. Nel 2022, invece, è stato frenato dai problemi fisici e, dopo una miracolosa vittoria contro Bonzi, non è sceso neppure in campo contro Nick Kyrgios per il match sempre di ottavi. La speranza è che ci sia effettivamente due senza tre e che Jannik riesca a raggiungere (almeno) i quarti di finale per la prima volta.
Ancora qualche giorno d’attesa prima di vedere dunque in azione Sinner nel Masters 1000 di Indian Wells 2023. Le aspettative sono alte e sicuramente il risultato finale conterà molto. Non bisogna però dimenticare che è ancora presto per fare bilanci e che la stagione tennistica è una maratona e non uno sprint. Guai perciò a bastonare Jannik in caso di sconfitta prematura così come a celebrarlo eccessivamente in caso di risultato positivo. Le qualità del tennista di Sesto Pusteria sono sotto gli occhi di tutti, ma un fattore che non si può non tenere in considerazione è quello temporale. Pazienza e fiducia, calma e convinzione, ovviamente nella speranza che Indian Wells possa essere il torneo di Sinner, magari proprio quello della consacrazione dopo ottimi risultati a livello 250 e 500.
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