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Giunge al termine la causa della giornalista di Sky Sport Ilaria D’Amico nei confronti del consulente finanziario Davide Censi, che era stato incaricato di amministrarle i conti a partire dal 2005. Il commercialista è stato condannato a due anni e sei mesi per appropriazione indebita con tanto di versamento di una somma pari a 50 mila euro alla giornalista. Il raggiro equiparabile ad una somma pari ad oltre un milione di euro era stato scoperto per la prima volta dalla Guardia di Finanza dal 2013, epoca alla quale risale l’inizio delle indagini. In sua difesa l’imputato aveva sempre dichiarato di essere estraneo ai fatti: “L’accertamento che la Finanza fece nei confronti della D’Amico non era causato dal mancato pagamento delle tasse, ma dal fatto che aveva inserito costi indeducibili“.
D’AMICO RAGGIANTE – Di contro la giornalista ha mostrato tutta la propria soddisfazione per il positivo esito delle indagini: “Ho vissuto un incubo, questa persona ha lavorato senza alcuna professionalità , altro che commercialista. Non solo mi sono stati sottratti dei soldi ma i miei conti sono anche stati gestisti male: insomma, cornuta e mazziata“.