In molti lo aspettano e probabilmente un giorno tornerà a giocare nella National Hockey League. Già chissà quando ma il fatto che Ilya Kovalchuk sia stato allontanato dal team dopo un’importantissima partita dei playoff, fa notizia soprattutto se si pensa che ormai siamo nel bel mezzo di una settimana importantissima in chiave mercato. Facciamo un po’ “mente locale” riguardo il passato di Kovalchuk. La prima scelta assoluta del Draft 2001 passò clamorosamente dagli Atlanta Thrashers ai New Jersey Devils nel 2010 firmando un contratto da 15 stagioni. Dopo i 27 punti nelle prime 27 partite con la nuova maglia, Kovalchuk alzò nettamente l’asticella delle prestazioni nelle seguenti due stagioni dove siglò un totale di 68 reti con 143 punti. Nella contestatissima annata del 2012/2013, la National Hockey League subì la vicenda del “lockout” e tutte le stelle andarono in giro per l’Europa per non perdere la condizione fisica con Kovalchuk che scelse il ritorno in Russia a San Pietroburgo. In KHL venne accolto da “eroe” e nel momento in cui la situazione americana si sbloccò, nonostante i 31 punti in 37 partite, Kovalchuk iniziò a pensare un probabile ritiro dalla National Hockey League. Nell’estate del 2013 arrivò l’annuncio che sconvolse tutto il panorama americano per via di una scelta premeditata anche con il consenso di Lou Lamoriello (attuale general manager dei Toronto Maple Leafs). Il classe 83 tornò in patria dove, oltre all’hockey, trovò finalmente il tempo necessario per star più vicino alla sua famiglia. Dal 2013 fino ad ora Kovalchuk è una bandiera degli SKA tanto che è stato nominato da subito “team captain” ma la sua avventura in Russia è stata costellata da tante critiche e da alcuni comportamenti rivedibili. L’attaccante è nuovamente finito nel calderone delle polemiche dopo questa esclusione ed è stato rimandato a San Pietroburgo ad allenarsi da solo con probabile riconvocazione per la terza gara. L’allenatore ha preso una decisione forte e decisa che potrebbe avere ripercussioni sul futuro e sulla mente di Kovalchuk che in cuor suo non ha mai abbandonato l’idea di un possibile ritorno nella NHL. Per i regolamenti attuali, Ilya potrebbe ritornare in qualsiasi momento nel roster dei New Jersey Devils. Discorso ben diverso nel caso in cui un’altra squadra della National Hockey League volesse puntare sul russo. In tal caso si dovrebbe raccogliere il consenso unanime dei 29 general manager (una condizione che rimarrà tale fino al termine della stagione 2018/2019). Con il cambio di dirigenza e con l’arrivo di un general manager esperto come Ray Shero ai Devils, bisognerebbe prestare attenzione a delle possibili chiamate dalla Russia. Ilya, la NHL ti aspetta, puoi ancora dare il tuo contributo.