Otto anni (e precisamente un giorno) fa, la National Hockey League accoglieva il top-prospect dei Tampa Bay Lightning, Steven Stamkos. Divenendo prima scelta assoluta, “Stammer” accentrò i riflettori sulle sue mani e sulle sue grandi abilità per risollevare i Bolts dal fondo classifica della stagione 2007/2008. Dopo aver siglato il classico “three year entry-level contract” ed aver prolungato, successivamente, con un quadriennale, il capitano dei Lightning ora potrebbe dare l’addio definitivo alla sua Tampa per approdare in un’altra franchigia.
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La situazione è molto chiara ed il general manager, Steve Yzerman, ha spiegato a tutti i fans che il contratto di Stammer rappresenterà un grosso cambiamento per il futuro di Tampa. Ormai son mesi che si parla di questo ipotetico rinnovo che lo stesso Yzerman aveva definito come difficile e comunque “meglio risolvere la questione in tempi brevi piuttosto che prolungarla fino alla fine”.
I rumors dicono che Tampa spenderà al massimo $8,5 milioni per il rinnovo, un’operazione che comunque renderebbe complicato far firmare alcuni giocatori importanti come Nikita Kucherov, Alex Killorn, J.T. Brown e Cedric Paquette in primis. Rinnovo o addio, una partenza che potrebbe esser ancor più dolorosa sottolineata dal fatto che i Bolts non avranno diritto su nulla senza neanche poter guadagnare da una possibile trade o, perlomeno, avere la capacità di pareggiare le offerte contrattuali perché Stamkos è un “UFA” (unrestricted free agent).
Migliore soluzione per i Lightning:
Ci son tante cose interne, in qualsiasi sport, che noi non possiamo sapere. E’ abbastanza impensabile che la dirigenza arrivi a 9 giorni dal free agent market senza sapere quale sarà il destino di un giocatore che guadagna cifre da top-player. Molto probabilmente, Tampa dovrebbe lasciar partire il capitano perché, a differenza di quanto tutti si aspettavano, i Bolts hanno fatto una super Stanley Cup nonostante l’assenza di Stammer che ha deluso le attese nel suo rientro in gara 7 dopo un infortunio importante. Kucherov e Killorn vorranno un cospicuo rinnovo di contratto mentre dalla prossima stagione s’inizierà a pensare la situazione dei goalie Ben Bishop e Andrei Vasilevskiy in scadenza nell’estate del 2017 (oltre agli attaccanti Tyler Johnson e Ondrej Palat).
Migliore soluzione per Stamkos:
Steven è un classe 1990 ed a soli 26 anni ha già 3 stagioni alle spalle da “team captain” più due da “assistant captain”. Il giocatore ha bisogno di soddisfazioni personali e di team e semmai volesse rimanere a Tampa dovrà decisamente aiutare la dirigenza senza chiedere un ingaggio esagerato. I Lightning stanno crescendo perché negli ultimi due playoff hanno conquistato un titolo Eastern Conference più una finale di Conference persa in gara 7 contro i vincitori Stanley Cup dei Pittsburgh Penguins. Perciò, più che spostare le attese e le “motivazioni” della decisione dal general manager Steve Yzerman, sarà fondamentale capire cosa vuole e cosa pensa Stamkos, il futuro è nelle sue mani.
Quali sarebbero le squadre in attesa di cogliere questa occasione?
Certo, sarebbe clamoroso se al primo luglio dovessimo trovare un giocatore come Steven Stamkos “free agent”. Da sabato tutti i giocatori in scadenza potranno iniziare ad intavolare i discorsi con gli altri team disposti ad accoglierli nelle rispettive nuove franchigie e staremo a vedere “l’assalto” che riceverà il giocatore. I Detroit Red Wings con Ken Holland ci stanno pensando fortemente ma la situazione del mercato è bloccata dal contratto di Pavel Datsyuk (ancora sul groppone per un anno). I Toronto Maple Leafs sembrano esser la primissima alternativa per un affascinante ritorno in patria ma anche per il fatto che Mike Babcock schiererà una squadra estremamente giovane dove un ragazzo di 26 anni riuscirebbe ad apportare grande esperienza. I Montreal Canadiens vogliono decisamente rilanciarsi dopo una stagione da 4,5 in pagella condizionata soprattutto dall’assenza prolungata del goalie Carey Price. I canadesi cercano un grande nome e, dopo la delusione di Alexander Semin, Stamkos potrebbe esser quello giusto per far animare la piazza. Attenzione anche agli Edmonton Oilers con l’astuto general manager Peter Chiarelli oltre ai Buffalo Sabres, Arizona Coyotes, Florida Panthers e Calgary Flames.