Il giovedì notte di playoff ha decretato la fine delle semifinali di Conference con l’ultimo tassello messo a posto nella Western. I San Jose Sharks hanno conquistato la finale battendo e dominando ampiamente i Nashville Predators grazie ai suoi protagonisti e a qualche errore di troppo dei “gold”. Vediamo assieme recap e statistiche del match.
San Jose Sharks – Nashville Predators 5-0 (Sharks vincono la serie per 4-3)
Gara 7 decisiva per le due franchigie protagoniste di un passaggio del turno inaspettato al primo round attraverso le vittorie conquistate rispettivamente sui Los Angeles Kings e sugli Anaheim Ducks. I San Jose Sharks si presentano con la solita formazione a parte l’assenza forzata di Nieto sostituito da Tommy Wingels mentre i Nashville Predators schierano Arvidsson in terza linea al fianco di Ribeiro e Jarnkrok lasciando la top-line composta da Johansen, Forsberg e Smith. Avvio insufficiente dei Nashville Predators che non riescono ad impensierire Martin Jones e subiscono la prima rete dopo nove minuti con una splendida combinazione in powerplay tra Marleau, Thornton e capitan Pavelski che insacca alle spalle di Rinne. Al 17esimo minuto è raddoppio con Joel Ward che beffa clamorosamente Roman Josi nel tempo di giocata e si presenta solo davanti a Pekka Rinne trafiggendolo con un tocco sotto.
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Nashville torna negli spogliatoi con uno svantaggio di 2-0 e con un tabellino che indica 17 conclusioni a 3 in favore dei padroni di casa, serve una scossa. La scossa arriva, ma non risulta esser benefica perché potremo chiamarla più un “trauma”. Errore madornale ed inaspettato di capitan Shea Weber che fornisce un assist al bacio per Logan Couture che mette dentro il 3-0 dopo soli 36 secondi dall’inizio del secondo periodo. In questa frazione un minimo di reazione c’è ma il tutto viene rovinato sulla sirena per via di un colpo di Ekholm che regala il powerplay ad inizio terzo periodo ai San Jose Sharks. Joe Thornton ringrazia dopo un turnover con i fiocchi e con i Predators “alla frutta” dopo aver tentato il contropiede in inferiorità numerica. Marleau fissa il punteggio sul 5-0 su un’altra ripartenza a difesa scoperta e costringe un disperato Pekka Rinne a lasciare il match. Finisce così con i San Jose Sharks che tornano in finale di Western Conference dopo 5 anni dall’ultima volta ed affronteranno i St. Louis Blues con i quali vi è un bilancio perfetto di due vittorie e due sconfitte in 4 serie totali di Stanley Cup. Nashville, come Dallas d’altronde, esce amareggiata per aver disputato una discreta serie ma aver mandato tutto all’aria nella gara più importante dell’anno non entrando mai in partita.
Statistiche del match:
Con questa vittoria nel Game7 i San Jose Sharks si qualificano alla finale di Western Conference per la quarta volta nella storia della franchigia (precedentemente nel 2004, 2010 e 2011). E’ il settimo anno di fila che una franchigia californiana avanza alla finale (Los Angeles e Anaheim negli anni precedenti). San Jose è inoltre la quarta squadra, negli ultimi 20 anni, a chiudere una serie vincendo tutte le quattro partite casalinghe (Los Angeles nel 2013, New Jersey nel 2003 e Toronto nel 2002). SAP Center che rimane un fortino per gli squali nei match di Stanley Cup contro i Nashville Predators perché stanotte la franchigia californiana ha esteso il ruolino a 8 vittorie totali e 0 sconfitte fra le mura amiche. Martin Jones diventa il quarto portiere degli Sharks a tenere la porta inviolata ai playoff oltre ad essere il primo assoluto a farlo in un Game7 (20 salvataggi). Logan Couture chiude la serie con 6 goal e 5 assist, 11 punti per battere il primato impostato da Larionov nel 1994 contro Detroit (10 punti con 2G e 8A). Couture ora occupa la seconda posizione all-time per punti in una singola serie di Stanley Cup (17) uno in meno proprio di Larionov. Joe Pavelski raggiunge Jonathan Toews e Daniel Briere a quota 10 GWG (goal decisivi) dal 2007. Il capitano degli Sharks ora dista un goal da Patrick Kane e due da Johan Franzen.
PROGRAMMA STANLEY CUP
Pittsburgh Penguins – Tampa Bay Lightning (Gara 1, ore 2:00)