Quando Philadelphia aggregò il giovane Shayne Gostisbehere al suo roster, molte persone giocarono sul cognome del giovane ragazzo chiamandolo “l’uomo fantasma”, Ghost. In realtà, Shayne non è per niente un giocatore fantasma, ma anzi son bastate poche partite per entrare nel cuore dei tifosi di Philadelphia che non ne potevano più di un reparto difensivo con poche “singolarità”.
Nell’anno del draft di Ivan Provorov, Gostisbehere si è conquistato il titolo di leader della difesa con la bellezza di 10 goal e 20 assist in 36 partite. Il giocatore draftato come 78esima scelta al terzo round del Draft2012 è attualmente in corsa per la conquista del Calder Trophy (premio istituito dalla NHL per il miglior esordiente). In tutti gli sport, per estetica, si tende ad esaltare ciò che viene fatto in zona offensiva e molti premi individuali vengono attribuiti agli attaccanti. In questa stagione Gostisbehere ha la sfortuna di aver esordito nell’anno di gente come Artemi Panarin (giocatore fantastico nella linea-fantasia con Kane e Anisimov a Chicago), Dylan Larkin (trascinatore dei Red Wings di Detroit) e Connor McDavid (semplicemente denominato “The Next One” e promosso da niente di meno che Wayne Gretzky).
La conquista del premio potrebbe risultare molto difficile per via di questi concorrenti ma una cosa è certa, il difensore dei Flyers è già entrato nella storia della NHL. Con la rete siglata contro i New Jersey Devils, Shayne Gostisbehere è riuscito a metter il suo cognome a referto per l’undicesima partita di fila, una cosa che nessun difensore “rookie” è mai riuscito a fare. Tra l’altro, è il primo giocatore (attaccante/difensore) dei Philadelphia Flyers a metter a segno un “eleven-game point-streak” (l’ultimo giocatore della franchigia a metter il suo cognome a referto per 10 partite di fila fu Mikael Renberg nella stagione 1993/1994).