Hockey ghiaccio

Hockey Nhl: Jaromir Jagr e i suoi segreti dell’eterna giovinezza

Jaromir Jagr, Olympics 2010 - s. yume CC BY 2.0

Son passate ormai 26 stagioni dall’esordio di Jaromir Jagr nella National Hockey League, era il 1990 quando l’attaccante veniva considerato come una delle promesse più interessanti del futuro dell’hockey europeo. Ora arrivati al 2016, il buon Jaromir insegna ancora come giocare e come comportarsi fuori dal ghiaccio per tenere il fisico in ottime condizioni, andiamo a scoprire la sua routine.

Molti giocatori dei Florida Panthers (squadra in cui Jagr milita attualmente) ridono e scherzano sulle “fisse” e sul lavoro giornaliero che il ceco svolge con costanza. Innanzitutto a Jagr non andava giù il fatto che, appena tornato dalla pausa estiva, diversi compagni riuscissero a sfilargli via il puck con troppa facilità durante il “training camp”. Da quello che raccontano i preparatori atletici, Jagr da settembre in poi ha richiesto di avere un bastone sempre a disposizione per attaccarlo ad un macchinario presente nel corridoio del BB&T Center facendolo sembrare un “difensore immaginario” con il quale l’attaccante deve destreggiarsi nel muovere il puck attorno ad esso. Risultato? Beh, ora è abbastanza raro che qualcuno lo intercetti e non solo, alcuni suoi compagni di squadra hanno voluto imitarlo ed ora nelle pause utilizzano qualche minutino a questo tipo di allenamento.

Jagr si allena anche la notte un po’ perché è diventata una vera e propria “fissa” ed un po’ perché arrivato ad una certa ora non sa cosa fare. Jaromir, più volte alla settimana, si mette a pattinare con un giubotto da 19 chili oltre a dei pesetti applicati sulle caviglie. Oltre ai classici “sprint”, utilizza qualche minuto per sollevare e lanciare una palla medica contro il muro per circa 100 volte. E’ una persona molto credente e la religione ha condizionato la sua dieta. Jagr durante i giorni della Quaresima decide di rinunciare ad un qualcosa oltre a mangiare più pesce, meno carne e meno zuccheri. Anche la Coca Cola ed il caffè sono diventati fondamentali perché lo aiutano a recuperare tanta energia durante le giornate di duro allenamento. Per quanto riguarda la Coca Cola, i medici gli hanno consigliato di berla mischiata all’acqua naturale e a Jagr questa cosa non piace. Perciò ha deciso di lasciare la sua abitudine di 5 bottiglie di coca cola al giorno per bere una quantità minima di 10 caffè. E fino a che continuerà a mostrare una condizione fisica eccezionale, nessuno dovrà dargli contro, lui dice di sentirsi ancora un giovanotto per certi aspetti.

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