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Con la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio arriva la richiesta del Governo di un passo indietro alle regioni “dissidenti” che avevano consentito la presenza di un pubblico superiore alle 200 persone nei palasport e che stavano vagliando di aprire la capienza degli stadi a un numero più ingente di spettatori. Si torna all’antico: 1000 persone al massimo negli stadi e negli eventi all’aperto e 200 per quelli al chiuso, limitando così il potere dei governatori. Queste le misure contenute nel dpcm che il ministro Speranza illustrerà in Parlamento martedì.
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