Rischio sanzioni per Phil Mickelson. Lo statunitense infatti giocherà l’evento di apertura del circuito “separatista” di golf finanziato dai sauditi, nell’Hertfordshire. Un chiaro affronto all’ufficiale PGA Tour, che potrebbe avere ripercussioni pesanti. Greg Norman, amministratore delegato della LIV Golf Series, aveva rivelato che Tiger Woods aveva rifiutato l’offerta di 1 miliardo di dollari. Negli stessi giorni invece, Mickelson avrebbe ceduto, secondo quanto riportato dal Telegraph, alla proposta di 250 milioni di dollari per giocare gli otto eventi LIV del 2022 e dei prossimi anni. Dopo aver definito i sauditi “spaventosi figli di puttana” alcuni mesi fa, il fattore economico ha convinto Mickelson a prendere parte al circuito, dove sarà la stella attesa insieme a Dustin Johnson.
“Sono pronto per tornare a giocare, ma dopo 32 anni questo nuovo percorso è un nuovo inizio. È emozionante per me in questa fase della mia carriera ed è chiaramente trasformativo, non solo per me stesso, ma idealmente per il gioco” ha detto Mickelson, intenzionato a “giocare ancora nei major“. Lo statunitense però si è rifiutato di porgere le sue scuse al PGA Tour dopo lo sfogo dello scorso febbraio, in cui aveva accusato il commissioner Jay Monahan di “gestire una tirannia” e di “odiosa avidità“. Mickelson ha però detto di essere “incredibilmente grato” al Tour, “ma penso di aver restituito qualcosa anche io“. Dopo la tappa nell’Hertfordshire, il circuito LIV si sposta negli Stati Uniti per tre eventi. Poi il trasferimento a Bangkok e nella stessa Arabia Saudita, per poi concludere al Trump Doral di Miami alla fine di ottobre.