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Girone duro a Euro 2024, ma siamo l’Italia. E’ questo il primo commento del ct Luciano Spalletti ed è il pensiero scattato nella testa di tutti i tifosi azzurri dopo il sorteggio di Amburgo che, per uno strano intreccio del destino, ha frapposto tra gli ottavi e la Nazionale la Spagna e la Croazia proprio come nel 2012 (e all’epoca superammo il gruppo come seconda, questa volta potrebbe bastare persino il terzo posto), e poi c’è l’Albania al posto dell’Irlanda, per un ruolo da Cenerentola che in realtà sta abbastanza stretto alla selezione balcanica con cui a livello politico e sociale condividiamo tanto. Andiamo allora ad analizzare la nostra “pescata” tedesca, consci del fatto che anche la terza può avanzare agli ottavi, ma che non dovremo accontentarci né tarparci le ali.
Ancora tu. L’Italia ha già affrontato la Spagna per 40 volte in tutte le competizioni, seconda avversaria più ricorrente dopo la Svizzera per gli azzurri. E agli Europei, ben sette precedenti: una sola sconfitta, quella dolorosa nella finale del 2012 con quel sonoro 4-0, poi però il pronto riscatto nelle successive due edizioni con una vittoria agli ottavi per 2-0 e una ai rigori in semifinale tre anni fa. Ben quattro, invece, i pareggi. Luis Enrique sta faticando col ricambio generazionale e alterna ottime prestazioni a figuracce, come agli scorsi Mondiali. Non è una squadra matura, ma ha tantissimo talento: il punto di forza, che è anche il punto debole, è non aver ancora trovato un 11 più o meno tipico, ma si sta sperimentando ancora tanto.
Europei stregati. Un solo precedente tra Italia e Croazia in una fase finale degli Europei, come detto anche questo risale al 2012 e finì 1-1 coi gol dei futuri juventini Pirlo e Mandzukic. I croati sono un’altra formazione temibile sulla carta e anche in pratica, ma non di certo al livello di Francia o Inghilterra come status, profondità della rosa e capacità di dominare ad alti livelli. O meglio: i ragazzi di Dalic arrivano fino alle semifinali quando sono ai Mondiali, cosa potenzialmente più complicata, con tre volte tra le prime quattro in sei partecipazioni, mentre steccano spesso agli Europei. E’ il canto del cigno per sua maestà Modric e c’è tanto talento, molto di questo passato dalla Serie A. Ma niente paura.
Cenerentola 2024. L’Albania è di certo la squadra candidata all’eliminazione da questo girone, ma guai a sottovalutarla. Una formazione in crescita prima con il lavoro sapiente di Edy Reja e poi con Sylvinho, ancora dentro al mucchio degli Europei e dunque da rispettare, visto l’exploit nelle qualificazioni chiuse al comando del girone. Nessun fuoriclasse, ma quanti “italiani”: Berisha tra i pali, Hysaj, Ismajli e Djimsiti in difesa, Asllani, Ramadani e Bajrami a centrocampo. I precedenti favoriscono l’Italia con quattro vittorie su quattro nei precedenti, sette gol e in tre degli incroci anche il clean sheet. Affrontarla come prima partita del girone può essere un vantaggio per partire forte, ma in caso di risultato negativo diventerebbe un handicap davvero complicato da gestire.
In definitiva, tirando in modo obiettivo le somme, ci sono un paio di gironi ben peggiori rispetto al nostro: quello con Francia, Olanda e Austria sarebbe stato effettivamente decisamente proibitivo, al contempo anche pescare Inghilterra, Danimarca e Slovenia non sarebbe stato particolarmente alla portata. Fa rabbia, però vedere un girone con Belgio, Slovacchia e Romania, davvero debolissimo sulla carta, così come non è impossibile anche quello della Germania. Ma noi ci teniamo stretto questo gruppo B per provare a stupire ancora, del resto siamo pur sempre i campioni d’Europa in carica. E poi, il potenziale quarto di finale per chi vince il gruppo B è contro, eventualmente, la Germania, evitando Francia e Inghilterra che finiscono dall’altra parte del tabellone.
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