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“È stata un’emozione bellissima lungo tutto il percorso ed entrare qua sul circuito di Torino e trovare questa folla è incredibile. È stato eccezionale. Grandi emozioni, tutta la famiglia è partita ieri sera ed è venuta da me. Ora posso riabbracciarli tutti ed è un giorno davvero felice“, così Vincenzo Nibali, vincitore a Torino del Giro d’Italia 2016. Il siciliano ha tagliato il traguardo della tappa finale alzando il braccio a Michele Scarponi, monumentale durante tutta la corsa.
Nel giorno della festa di Nibali, si consuma il dramma sportivo di Giacomo Nizzolo, che vince in volata la 21ª tappa e poi viene declassato. Dopo una serie incredibili di piazzamenti (ben nove secondi posti), il milanese si dichiara felicissimo per aver sfatato la maledizione. Dalle parole a caldo dell’amico-rivale Sacha Modolo si capisce però che qualcosa non è andato per il verso giusto nello sprint: “Ho toccato la sua ruota e son quasi andato contro le transenne. Chiudermi così secco è pericoloso, va bene cambiare traiettoria ma così è troppo… Giacomo se la merita, ma io stavo uscendo“, ha detto il veronese. “Non credo sia stata una manovra scorretta“, sé invece difeso Nizzolo. Alla fine la giuria si prende una mezz’ora per visionare la volata, declassa il milanese della Trek e dà la vittoria al tedesco Nikias Arndt, giunto secondo. Una beffa atroce per Nizzolo, anche se, rivedendo le immagini, sembra la decisione corretta. Secondo Matteo Trentin, terzo Sacha Modolo. “Un’ingiustizia, so di aver vinto“, ha commentato il corridore della Trek dopo la decisione dei giudici.
Non ci voleva questo finale, che comunque non rovina la grande festa di Torino per lo Squalo, che sorride come non si vedeva da tempo e ha gli occhi lucidi durante l’inno di Mameli. Contenti anche Alejandro Valverde ed Esteban Chaves, rispettivamente secondo e terzo della generale. “Ho lottato e sono stato combattivo. Ho avuto una grande impressione dal Giro: tutto è stato fantastico, dal pubblico alla gara. È un onore essere arrivato sul podio nelle tre grandi corse a tappe. Sono nella storia ora“, ha detto lo spagnolo. “Ringrazio la mia squadra. È il giorno più importante della mia vita. Devo lavorare sempre con questa voglia e tante cose meravigliose verranno“, sono state le parole di un sempre sorridente Chaves.