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Giacomo Nizzolo ha alzato le braccia al cielo sul traguardo di Torino ma è stato declassato. Niente vittoria per il velocista milanese, che si consola con la seconda maglia rossa in carriera. La classifica a punti era l’ultima in bilico, in questo Giro d’Italia 2016 che volge alla conclusione e consacra Vincenzo Nibali maglia rosa. Con lui sul podio finale ci sono Esteban Chaves e Alejandro Valverde. Completano il poker di maglie Bob Jungels, che conquista la maglia bianca, e Mikel Nieve, che ha sfilato a Sant’Anna di Vinadio la magli azzurra a Damiano Cunego. Qui sotto le classifiche finali della Corsa Rosa numero 99.
CLASSIFICA GENERALE
1. Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 86 h 32′ 49”
2. Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge +52”
3. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team +1’17”
4. Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo +1’50”
5. Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team +4’37”
6. Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step +8’31”
7. Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling +11’47”
8. Andrey Amador (CRc) Movistar Team +13’21”
9. Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team +14’09”
10. Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data +16’20”
CLASSIFICA A PUNTI (MAGLIA ROSSA)
1. Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 209 PUNTI
2. Matteo Trentin (Ita) Etixx-QuickStep 184
3. Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida 163
4. Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 156
5. Daniel Oss (Ita) Team BMC 133
CLASSIFICA SCALATORI (MAGLIA AZZURRA)
1. Mikel Nieve (Spa) Team Sky 152 PUNTI
2. Damiano Cunego (Ita) Nippo Vini Fantini 134
3. Darwin Atapuma (Col) Team BMC 118
4. Stefan Denifl (Aus) IAM Cycling 109
5. Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 77
CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (MAGLIA BIANCA)
1. Bob Jungels (Lux) Etixx-QuickStep 86 h 41′ 20”
2. Sebastian Henao (Col) Team Sky +29’38”
3. Valerio Conti (Ita) Lampare-Merida +1h 10’ 07”
4. Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling Team + 1h 18’ 48”
5. Joseph Dombrowski (Usa) Cannondale +1h 24’ 25”
Per quanto riguarda le altre classifiche l’Astana si è aggiudicata quella a squadre davanti alla Cannondale e alla Movistar, Daniel Oss quella dei traguardi volanti e della fuga, Matteo Trentin quella della combattività.