Allarme da parte del Ministero per lo sport e i giovani, guidato da Andrea Abodi, riguardo all’organizzazione della nuova edizione dei Giochi del Mediterraneo 2023. “L’organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026” rappresenta una priorità per il Governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse. Tale ricognizione ha restituito al Governo un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo accumulato nell’attività di programmazione dell’evento, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione e l’aggiornamento del Masterplan, il quadro finanziario ed i cronoprogrammi degli interventi”.
Il comunicato ufficiale prosegue: “Solo una piccola parte degli interventi individuati all’interno del Masterplan risulta immediatamente cantierabile, mentre un gran numero degli stessi risulta essere ancora in fase di progettazione preliminare, con il concreto rischio di compromettere il tempestivo avvio delle opere. Un simile ritardo desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il Comitato Organizzatore è operativo da quasi tre anni: l’assegnazione alla città di Taranto dell’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo è avvenuta il 24 agosto 2019 e il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore”.
“A tal riguardo, il Governo è ancora in attesa di ricevere una parte delle informazioni richieste con nota del 10 marzo 2023 e che non hanno trovato risposta nella nota del Comitato Organizzatore del 13 marzo 2023. Fuori da ogni strumentalizzazione, l’unica preoccupazione del Governo è quella di colmare il forte ritardo accumulato in questi anni e mettere in campo, con urgenza, tutte le azioni necessarie a garantire l’avvio delle opere nei tempi previsti. I Giochi del Mediterraneo rappresentano una preziosa occasione, che non possiamo e non vogliamo perdere, per il rilancio e la valorizzazione del Mezzogiorno e del Paese tutto”, conclude la nota.