25/02/2017, si è ricominciato da dove ci si era lasciati: Torino, città olimpica 2006 e casa della società Victoria, ha aperto le danze ospitando la prima tappa del Campionato di Serie A di Ginnastica Artistica Maschile e Femminile.
Ancora una volta al PalaRuffini dove, il 10 luglio 2016, in occasione degli Assoluti, era stata scelta la squadra femminile che avrebbe rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Rio. Tanti gli appassionati accorsi a Torino per assistere al primo importante appuntamento del 2017; appuntamento che ha segnato l’inizio di un nuovo lungo viaggio che porterà direttamente a Tokyo 2020.
La serie A è la competizione più importante che si svolge in Italia, l’unica in cui si sente tutto il tifo del pubblico di casa; è la competizione che rappresenta un traguardo ed un trampolino di lancio, quella sognata ed ambita fin da quando si è piccoli. E così, come all’inizio di ogni stagione, volti nuovi e volti noti, si sono dati appuntamento sul campo gara per ricominciare a saltare, a volare, ad emozionare.
Molti i cambiamenti di quest’anno, non solo per quanto riguarda le varie squadre iscritte alla competizione, ma anche dal punto di vista dei punteggi. Il nuovo codice dei punteggi 2017-2020 prevede tante ed importanti novità: dal sistema di qualificazione olimpica alle nuove esigenze, dalle penalità alla ricerca di maggior artisticità. E quindi, le ragazze hanno dovuto lavorare molto negli ultimi mesi, hanno dovuto modificare i loro esercizi, aumentare le difficoltà, per arrivare pronte all’inizio di questo quadriennio che sicuramente sarà molto lungo, intenso, faticoso, ma ricco di soddisfazioni e di emozioni.
Dal 17 agosto 2016, giorno in cui la nazionale femminile è tornata in Italia dopo le Olimpiadi, tante cose sono cambiate.
Carlotta Ferlito, dopo aver avverato per la seconda volta il suo sogno olimpico, ha deciso di prendersi un momento di meritato riposo. Alla vigilia della prima tappa di seria A del 2017, la stessa Carlotta, attivissima sui social network, ha voluto rassicurare tutti i suoi fan: “Non ho cambiato la mia vita, la ginnastica è sempre al centro; semplicemente mi sono presa un periodo di pausa, per riprendermi più dal punto di vista mentale che fisico. Non gareggerò (non ancora almeno) perché preferisco rientrare nelle competizioni quando sarò al 100% della forma fisica.”
Scelta sicuramente comprensibile; sappiamo quanto sia faticoso per un atleta preparare un’Olimpiade ma, nello stesso tempo, siamo sicuri che Carlotta tornerà presto a far parlare di sé. In questa prima parte di stagione, Carlotta non è l’unico pezzo mancante del quintetto olimpico; altre assenze importanti sono quelle di Erika Fasana e di Vanessa Ferrari.
Erika, la più piccola finalista olimpica italiana, più volte frenata e fermata dagli infortuni, sta attraversando un periodo di recupero. In seguito al doppio intervento a tibia e gomito, subìto il 27 settembre, a metà dicembre è rientrata in palestra con una grandissima voglia: “Non c’è cosa più bella di tornare a fare ciò che ami, I’m back”.
La strada sarà lunga, ma Erika, con la sua forza e determinazione, tornerà presto a vestire la maglia azzurra; non solo per le sue doti fisiche e tecniche, ma soprattutto per il carattere con cui da sempre affronta i campi gara più importanti del mondo.
Un giorno prima rispetto ad Erika, anche Vanessa, altra colonna portante della nazionale, è stata operata al tendine d’achille per porre fine, una volta per tutte, all’insopportabile fastidio che negli ultimi mesi stava limitando le sue prestazioni. Durante i primi mesi, l’operazione non le dava la possibilità di allenarsi; ma Vany non riusciva a star lontana dalla sua palestra, ci andava tutti i giorni, mattina e pomeriggio, regalando preziosi consigli a tutte le piccole ginnastine che già sognano Tokyo.
Un recupero molto lungo che Vanessa sta affrontando alla grande. E’ tornata in palestra, ha ripreso ad allenarsi ma, contemporaneamente, sta provando una nuova esperienza: quella di tecnico. La federazione offre la possibilità di essere, nello stesso tempo, tecnico e atleta e così, a Torino, Vanessa si è presentata per la prima volta come allenatrice della sua Brixia.
Tra i tanti cambiamenti di quest’anno, come abbiamo già anticipato nelle prime righe, importanti novità riguardano le squadre iscritte alla competizione. Partendo proprio dalla Brixia, il direttore Enrico Casella ha deciso di dividere il campionato di serie A1 in due parti: la prima parte dedicata alle junior; la seconda parte dedicata alle senior, con l’obiettivo di recuperare, per le ultime due tappe, Sofia Busato e l’olimpionica Martina Rizzelli, non ancora al 100% dopo Rio, e con l’obiettivo di far rientrare in campo gara Erika Fasana.
A Torino, nonostante l’assenza delle big, Villa, le due sorelle D’Amato, Linari e Maggio sono riuscite comunque a salire sul gradino più alto del podio, dimostrando di essere una squadra giovanissima, ma già con un talento esagerato, già con un potenziale di altissimo livello. Si tratta di ginnaste, dotate di grande tenacia e freddezza, già testate agli Assoluti nel luglio 2016, e quindi pronte ad affrontare a pieno un campionato di Serie A1. Ma, la Brixia non è stata l’unica che, a Torino, si è presentata con una squadra completamente rivoluzionata.
Novità significative anche per la Gal, caratterizzata dall’assenza di Carlotta Ferlito almeno per quanto riguarda questa prima parte di stagione; a Torino, per la prima volta con la Gal in A1, Sydney Saturnino, nuovo acquisto campano che ha deciso di trasferirsi a partire da quest’anno a Lissone per avere la possibilità di allenarsi e di gareggiare con una società dalle ottime potenzialità, al fianco di una ginnasta olimpica del calibro di Elisa Meneghini, non ancora in gran forma dopo Rio ed infatti presente a Torino solo al volteggio; sempre con la Gal, Alessia Praz, da anni protagonista in A1; Sofia Arosio, giovanissima in corsa per Tokyo ed infine Alexia Angelini.
Ha conquistato il secondo posto, a Torino, l’Artistica 81 Trieste, squadra che, da alcuni anni, punta sulla coppia Macrì-Ugrin. Da evidenziare la grandissima prestazione del capitano Federica Macrì, punto di riferimento delle più giovani e ormai da 15 anni sui campi gara più importanti d’Italia, e il bellissimo ritorno di Tea Ugrin dopo l’operazione al piede della scorsa estate che aveva interrotto la sua corsa alle Olimpiadi. Ma quest’anno, c’è un’altra ginnasta che può davvero dare un valore aggiunto a questa squadra. Si tratta di Elisa Iorio, giovanissima classe 2003 in corsa per Tokyo, che si allena all’Accademia di Brescia e che, da alcuni mesi a questa parte, è una delle colonne portanti della nazionale junior.
Tra i tanti rientri, vi è anche quello di Lavinia Marongiu, dopo l’operazione alla spalla. L’esperienza di Lavinia è un gran punto di forza per la Olos Gym 2000, in assoluto la squadra più giovane di tutto il campionato nonché la società di due grandi azzurrine: Martina Basile e Benedetta Ciammarughi, i due pilastri della squadra che sfrutteranno la serie A1 per testare la loro preparazione in vista delle prossime gare nazionali ed internazionali.
A Torino, c’è stato chi ha esordito, chi ha ricominciato, chi è rientrato, e chi non se n’è mai andato. Ne è un esempio Lara Mori, in forza all’Esercito ma iscritta al campionato con la sua società di origine, la Giglio Montevarchi. Riserva olimpica, non deve essere stata una cosa facile da superare, ma lei sa quello che vuole. Ha sempre messo la maglia azzurra davanti a tutto, ha sempre servito la Nazionale per un intero quadriennio, riuscendo a fare squadra in ogni occasione; ed infatti è ancora lì, per un altro anno, tra le più grandi di sempre.
La Ginnica Giglio, caratterizzata da forte passione e determinazione, quest’anno non può contare sul binomio vincente, Mori-Leolini, che ha sempre portato la squadra ai vertici della classifica A1.
Alessia Leolini, una delle quattro ginnaste che ha rappresentato l’Italia ai Mondiali di Anversa 2013 e una delle tre che ha rappresentato l’Italia ai Giochi Olimpici Europei di Baku 2015, ha sempre saputo dare il massimo con il body della Nazionale e con quello della sua Giglio.
Quest’anno ha iniziato l’Università e quindi un nuovo capitolo importante della sua vita, ma la sua assenza in campo gara sarà molto difficile da sostituire.
Un altro vuoto impossibile da colmare è quello lasciato da Enus Mariani, la stella della Pro Lissone nonché il capitano della squadra. A metà febbraio, si è dovuta operare ad un dito del piede, a causa di una frattura da stress. Il recupero sarà lungo, ma se procederà senza problemi, molto probabilmente Enus ritornerà in campo gara in occasione della terza tappa che si terrà il 6 maggio ad Ancona.
Tra le certezze di quest’anno, bisogna evidenziare Arianna Rocca, sempre bella, pimpante ed esplosiva, e Desiree Carofiglio, entrambe impegnate a Torino con la Forza E Virtù 1892, squadra che è riuscita a salire sul terzo gradino del podio grazie alla bellissima prestazione di queste due ultime ginnaste citate.
Al quarto posto il Centro Sport Bollate; squadra giovanissima al suo debutto in A1, dopo la vittoria dello scorso anno nel Campionato di Serie A2, che può contare sulle due azzurrine Giada Grisetti e Caterina Cereghetti.
E così, tra conferme e novità, tra rientri e nuovi inizi, non possiamo che aspettarci un 2017 davvero scoppiettante, sperando che sia ricco di successi e di forti emozioni.