Il 25 gennaio 2018 c’è stata la condanna all’ex medico Nassar e questo evento ha creato un effetto a catena con diversi licenziamenti rivolti a chi ha coperto l’operato dell’uomo e a chi ha messo in scena comportamenti simili. Nassar è destinato a restare in carcere fino alla fine dei suoi giorni dopo la condanna di oltre un secolo ma non è sicuramente l’unico colpevole in un sistema che ora verrà ribaltato con il passare dei giorni.
Il primo effetto è stato quello delle dimissioni dell’intero board della Federazione Americana di Ginnastica dopo la richiesta arrivata da parte del Comitato Olimpico degli Stati Uniti (Usoc) con la minaccia di togliere la certificazione. Lo stesso Usoc ha riconosciuto le proprie responsabilità e ha porto le sue scuse a ogni vittima della vicenza. Il board segue, quindi, le dimissioni del presidente Paul Parilla e di altri due alti dirigenti che avevano lasciato il loro compito nella giornata di lunedì.
Sotto accusa anche la Michigan State University, datori di lavoro di Nassar, dove dopo le dimissioni della presidente Lou Anna Simon sono arrivate anche quelle del direttore atletico dell’Università, Mark Hollis, che ai microfoni ha detto: “Penso che le mie dimissioni possano aiutare il processo di pulizia in un momento come questo in cui c’è bisogno di fare chiarezza”. L’università inoltre ha a suo carico un’investigazione federale visto che negli scorsi anni avrebbe nascosto alle autorità fascicoli con denunce di aggressioni a sfondo sessuale da parte del medico.