Mateo Retegui, a pochi giorni dall’inizio degli Europei 2024 di Germania, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del Genoa, per parlare della stagione appena conclusa: “Questa è la seconda volta qui, perché quando ero venuto in Italia la prima volta era quando ero molto piccolo. È grazie al mio bisnonno se sono qua, a Sestri Levante, una città bellissima, tranquilla, con la spiaggia e il mare. Mi piace tanto, sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare sulla spiaggia a prendere il sole. Qua a Sestri Levante ma anche a Genova. Sono felice. Voglio ringraziare tutto il Genoa, tutti i tifosi, tutti coloro che lavorano nel club e che mi aiutano. Per me è più importante essere una persona migliore prima ancora che un calciatore migliore. È importante per me il calore della gente, mi ha aiutato ad ambientarmi in Italia”. E’ passato un anno dal suo arrivo in città: “Avevo altre opportunità ma la chiamata del mister è stata importante. La prima cosa che ho pensato è che sarei arrivato in una grande squadra, con grandissimi titoli e una grande storia. Giocare nel Genoa era anche più vicino per andare in Nazionale, perché tutti gli italiani potevano vedere come fossi come giocatore e come persona. Voglio ringraziare Mancini e Spalletti perché giocare nella Nazionale per me è tutto, è un orgoglio. È quello che un bambino sogna da piccolo. Quando mi hanno chiamato, ho preso subito il primo aereo. È un’assoluta felicità. Io sono molto esigente, penso che si veda da fuori. Voglio fare tanto, fare gol in tutte le partite e quando non posso mi arrabbio tanto. Il giorno dopo la partita il mister ci fa vedere i video o di ciò che dobbiamo migliorare e aiuta tanto”. Ora si pensa alla rassegna continentale: “Da 1 a 10 come sto in questo momento? 10. Mi sono allenato e preparato tanto per fare le cose bene con il Genoa ma sempre sognando la Nazionale e di andare all’Europeo. Se ho immaginato di segnare un gol importante? Sì, sempre con i piedi per terra e con umiltà. Però sognare lo sogno e mi vedo giocare e fare tanti gol con la Nazionale. Vestire la maglia azzurra e rappresentare l’Italia è la cosa più importante che mi ha dato la vita. È il massimo che mi è capitato nella vita. Il sogno più grande? Giocare l’Europeo, l’ho detto tante volte e tanto tempo fa. Il girone? Credo sia un gruppo forte, però con i piedi per terra e con umiltà noi siamo l’Italia, gli ultimi campioni d’Europa e con quattro Mondiali. Noi dobbiamo pensare a noi e fare le cose bene, sempre con umiltà e andiamo a fare un grandissimo Europeo”.