Dal 2018, il calendario di Formula 1 potrebbe perdere il Gran Premio di Singapore. Il 2017 potrebbe dunque essere l’ultimo anno in cui si svolgerà la gara asiatica. Ad annunciarlo è stato Bernie Ecclestone, che ha attaccato duramente gli organizzatori della tappa in Oriente, accusandoli di ingratitudine. “In Formula 1 non esiste riconoscenza. Abbiamo fatto tantissimo per il Gp di Singapore e adesso rischia di sparire. Sì, è costato tanti soldi, è vero, ma negli ultimi anni ne ha anche generato tantissimi. Improvvisamente, però, è diventato solo uno snodo aeroportuale. Gli organizzatori credono di aver raggiunto il loro obiettivo e non vogliono più saperne del Gp”.
Dalla lontana Asia, i diretti interessati sfuggono a qualsiasi domanda. “Non commentiamo i negoziati commerciali in corso” – si è limitato ad osservare un loro portavoce.
A livello economico, il Gp di Singapore comporta ogni anno un costo di 105 milioni di dollari, sostenuto per il 60% dal Governo della città-Stato asiatica. E mentre le spese tendono ad aumentare, non si può dire lo stesso del pubblico sugli spalti: quest’anno il Gp ha registrato la più bassa presenza di spettatori della sua storia (con una media di 73.000 spettatori al giorno), addirittura il 15% in meno rispetto al 2008, l’anno dell’esordio.