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La National Football League sta finalmente per riaprire i battenti dopo una delle partite più belle della storia di questo sport: il SuperBowl LI, vinto 34-28 ai tempi supplementari dai New England Patriots di Tom Brady dopo una rimonta incredibile sugli Atlanta Falcons.
Con gli occhi ancora emozionati dopo quello spettacolo, ci accingiamo ad assistere ad un campionato diverso rispetto al 2016/17 ma per certi versi molto simile.
E’ difficile ad esempio non dare i Patriots ancora una volta come favoriti per la vittoria finale. Anche senza Julian Edelman, infortunatosi e costretto a saltare a stagione, Tom Brady e Bill Belichick rimangono il duo di QB-Coach più prolifico e più vincente della NFL, anche con lo zio Tom a 40 anni suonati. Molte delle restanti 31 squadre sono migliorate grazie a Draft e Free Agency e sono ovviamente determinate a dare battaglia fino all’ultimo fischio arbitrale.
Vediamo allora nel dettaglio la situazione di ogni squadra della NFC, National Football Conference, a poche ore dall’inizio del campionato.
(tra parentesi il record del 2016)
NFC WEST
Seattle Seahawks (10-5-1)
No Marshawn Lynch no problem. Seattle negli ultimi anni è stata nota per due cose: la difesa leggendaria e la presenza di un running back detto “Beast Mode”. Eddie Lacy è chiamato a sostituire il possente Lynch, ora accasatosi ad Oakland, ma i costanti problemi di peso rendono la produzione del neo arrivato molto incerta. Ciononostante con un sano Russel Wilson e con la difesa capitanata da Richard Sherman ed Earl Thomas, Seattle dovrebbe riconfermarsi in cima alla division.
Arizona Cardinals (7-8-1)
David Johnson è potenzialmente il miglior RB della NFL ed è certamente la punta di diamante di questa squadra. Purtroppo per lui, nelle altre posizioni non c’è stata l’aria di rinnovamento auspicata da molti ed il QB Carson Palrmer (37 anni) ed il futuro Hall of Famer WR Larry Fitzgerald (34 anni) non sono certo dei giovincelli. Un infortunio ad uno di questi due veterani e la stagione di Arizona è da buttare, anche dietro alla sapiente guida di Coach Bruce Arians.
Los Angeles Rams (4-12)
Decisamente più giovani sono i Los Angeles Rams, recentemente ricollocati nella fiorente città della California dopo la sosta a Saint Louis. Un nuovo Coaching Staff, un promettente QB al suo secondo anno (Jared Goff) ,un talentuoso RB sotto i 23 anni (Todd Gurley) ed un candidato al titolo di MVP difensivo per il 2017 (Aaron Donald) sono gli ingredienti per la rinascita di una squadra che ormai stenta da alcuni anni.
San Francisco 49ers (2-14)
Dalle stelle del Superbowl XLVII (perso contro i Ravens) alle stalle del 2016.
La squadra dei 49ers non naviga certamente in buone acque dopo la disastrosa gestione di Chip Kelly, ma il 2017 è l’anno della rivincita. Kyle Shanahan arriva dopo aver guidato una delle offense più prolifiche degli ultimi anni, gli Atlanta Falcons, si mette alla guida di uno dei team che più faticheranno in questa stagione. Difficile pronosticare una buona annata per i 49ers che hanno uno dei roster meno competitivi della NFL e sono chiaramente in un anno di transizione.
NFC SOUTH
Atlanta Falcons (11-5)
Gli sconfitti del SuperBowl 2016 giocheranno il 2017 cercando di dimenticare quella (per loro) terribile partita. Un dominio su ogni parte del campo li aveva portati fino ad un vantaggio di 28 a 3, poi bruciato negli ultimi minuti di gioco. I Falcons anche quest’anno rimangono una squadra di tutto rispetto e nonostante la perdita di Shanahan (ora a San Francisco) restano una delle squadre di punta della NFL, grazie al talento indiscusso di Julio Jones, coadiuvato dal duo di RB Davonta Freeman e Tevin Coleman. La squadra capitanata da Matt Ryan non può che puntare alla vittoria finale anche nel 2017.
Tampa Bay Buccaneers (9-7)
Un’altra squadra molto interessante e dal potenziale offensivo molto promettente sono i Tampa Bay Buccaneers, guidati dal giovane QB Jameis Winston.
Nel 2016 hanno di poco mancato i Playoffs ma i Bucanieri entrano nel 2017 con una squadra carica di talento, grazie agli arrivi di Desean Jackson (WR) via Free Agency e OJ Howard (TE) tramite Draft.
Una squadra costruita per essere una corazzata segna-punti basterà a coprire alcune lacune difensive? Si, se segni sempre un punto in più degli altri…
New Orleans Saints (7-9)
Capitanati dal veterano e sicuro Hall of Famer QB Drew Brees, ormai 38enne, i Saints rimangono una delle squadre più intriganti della NFL.
Anche qui, come i compagni di Division dei Buccaneers, il punto di forza è una offense progettata per essere high-scoring grazie al talento di Michael Thomas (WR) e di un running game che si basa sulla rinascita di uno dei migliori RB di tutti i tempi, il bionico Adrian Peterson che, a 32 anni suonati (molti per un RB), tenterà un ultimo colpo di coda dopo il rilascio da parte dei Minnesota Vikings.
Carolina Panthers (6-10)
I Panthers sono una delle squadre che più si è migliorata in attacco tramite il Draft di aprile. L’arrivo di Christian McCaffrey come combo WR/RB da alla compagine di Cam Newton una linfa vitale ed uno smalto che in attacco avevano perso negli ultimi anni. Se la salute del QB non lo tradirà dopo le operazioni alla spalla in offseason, Newton potrà contare su un giocatore (McCaffrey) che può seriamente ambire al titolo di rookie dell’anno.
NFC NORTH
Green Bay Packers (10-6)
Il 2016 per i Packers è stato un anno tra alti e bassi, prima che Aaron Rodgers salisse in cattedra ad insegnare football alle difese avversarie. La stagione è culminata con una elettrizzante partita di playoff persa contro i Falcons poi approdati al SuperBowl.
Quest anno il superteam di Green Bay non può che puntare a ripetersi, come sempre guidato da uno dei migliori QB in circolazione, insieme ad una pericolosa coppia di WR come Jordy Nelson e DaVante Adams.
Il running game è ancora un’incognita dopo la partenza di Lacy, anche se TY Montgomery è il favorito dopo la promettente stagione passata. In difesa rimangono diversi problemi soprattutto in secondaria, problemi che l’anno scorso sono costati molto caro alla squadra in giallo/verde.
Detroit Lions (9-7)
Matt Stafford è uno dei giovani QB più in forma del momento ed è per questo che il front office di Detroit non ha lasciato nulla al caso e gli ha recentemente offerto il rinnovo di contratto, 135 milioni in 5 anni. Stafford diventa cosi il giocatore più pagato della NFL, in una squadra che quanto ad organico stenta però a decollare. Se il DE Ziggy Ansah ed il RB Ameer Abdullah fanno finalmente vedere ciò di cui sono capaci però, Detroit diventa una solida realtà.
Minnesota Vikings (8-8)
E’ stata dura per i Vikings riprendersi dall’infortunio di Teddy Bridgewater (infortunatosi al ginocchio pochi giorni prima di week 1) e giocare invece con Sam Bradford. La squadra è però riuscita ad evitare un record negativo, trascinata da una difesa eccellente che poi è andata però spegnendosi verso il finale di stagione.
Quest anno Badford partirà molto più a suo agio con il playbook e l’arrivo del rookie RB Dalvin Cook per sostituire Adrian Peterson (ora a New Orleans) potrà dare una nuova verve ad una squadra che in attacco tanto ha faticato nel 2016.
Chicago Bears (3-13)
A Chicago si respira aria di cambiamento e di incertezza. Se da una parte i Bears possono contare su una gemma scovata dal nulla, il giovane RB Jordan Howard, alla posizione di QB dovranno affidarsi al rookie Mitchell Trubisky, tutt altro che un prodotto sicuro. Anche i WR sono un’incognita, dopo l’infortunio di Cameron Brate: Kendall Wright ha giocato bene il suo primo anno per poi venire malamente scaricato 3 anni dopo da Tennessee e Kevin White, scelto al draft del 2015 come primo rounder, non ha praticamente ancora visto il campo NFL per un infortunio. Molti dubbi, poche certezze per il 2017 di Chicago.
NFC EAST
Dallas Cowboys (13-3)
Dallas è stata la sorpresa della NFL nel 2016, una squadra costretta ad affidarsi al gioco di un rookie QB dopo l’improvviso infortunio del titolare Tony Romo. Alla fine, i Cowboys scopriranno di avere un talento inaspettato in Dak Prescott ed uno ampiamente annunciato nel RB Ezekiel Elliott. Il 2017 si apre però con un grosso punto di domanda per i texani: Elliott è (al momento) sospeso per 6 partite, lasciando un vuoto difficile da colmare e ponendo ancora più pressione sulle spalle di Prescott. Riusciranno a minimizzare i danni fino al ritorno di Elliott?
New York Giants (11-5)
Un’altra corazzata dal passing game davvero temibile, i Giants si affideranno alle prodezze di Odell Beckham Junior ed all’esperienza di uno dei migliori WR della recente NFL in Brandon Marshall. Il QB Eli Manning, campione di due SuperBowl e fratello del celebre Peyton, non è più quello di una volta e la sua energia potrebbe risentire del peso degli anni verso metà stagione. Acciacchi a parte New York si presenta alla partenza come una squadra molto in forma, forte sia in attacco che in difesa pronta a dare battaglia agli avversari.
Washington Redskins (8-7-1)
Quando una squadra perde entrambi i suoi WR titolari durante la offseason (Garcon ai 49ers e Jackson ai Buccaneers) poco di buono può accadere. Il gioco di Kirk Cousins è molto criticato ultimamente ma il QB sta giocando in realtà in maniera più che soddisfacente, realizzando 54 TD contro apena 23 Intercetti in due stagioni, completando il 68% dei suoi passaggi. Perdere due WR cosi importanti non può fare bene alla squadra, ma il tutto è ben tamponato dall’arrivo di Terrell Pryor, Josh Doctson e Jamison Crowder, dando ai Redskins un buon parco di ricevitori, più vario del precedente.
Philadelphia Eagles (7-9)
La Offensive Line è intatta e Carson Wentz è pronto al suo secondo anno da pro con un nuovo amico a cui poter lanciare la palla: Alshon Jeffrey, senza dimenticare l’arrivo di Torrey Smith e LaGarrett Blount. La secondaria è traballante ma questa è una squadra che, se tutti i pezzi del puzzle dovessero incastrarsi come da programma, potrebbe sorprendere molti.