La Fiorentina non vince ma fa il suo dovere, come da un po’ di tempo le capita di fare nelle coppe. Al ‘Franchi’, dopo il 4-3 dell’andata a favore dei viola, la squadra di Vincenzo Italiano pareggia 1-1 contro il Maccabi Haifa e supera gli ottavi di finale di Conference League per il secondo anno consecutivo. I toscani si sono qualificati in 13 delle 15 sfide in competizioni UEFA in cui hanno vinto l’andata fuori casa, comprese quelle contro Braga e Lech della scorsa stagione, e anche il doppio confronto contro gli israeliani sorride alla squadra viola. È servita però la Fiorentina migliore per domare un Maccabi organizzato, compatto e concreto in ripartenza: Italiano, oltre allo squalificato Milenkovic, lascia a riposo Kayode, Arthur e Beltran. Per il resto spazio ai titolarissimi, che hanno sui piedi anche le prime occasioni del match. Nico Gonzalez e Bonaventura ci provano nei primi dieci minuti, ma il Maccabi si salva. La Fiorentina controlla il gioco, ma non riesce a produrre numerose palle gol: a fine primo tempo il possesso palla vede il 53% a favore dei viola, con 248 passaggi completati (173 quelli degli israeliani) e sette tiri totali, contro gli zero del Maccabi. In realtà , la squadra ospite un tiro lo realizza ed è vincente, ma a cancellare la rete in spaccata di Simic al 41′ è un fuorigioco di partenza dell’ex Roma Podgoreanu sugli sviluppi di un calcio piazzato. L’episodio spaventa la Fiorentina, che ad inizio ripresa è tutta un’altra squadra. I ritmi sono più alti e al 59′ arriva il gol del vantaggio. A firmarlo è l’uomo di coppa: Faraoni si libera sulla destra e crossa al centro, dove Barak di testa in schiacciata trova la terza rete stagionale in Conference League. Poco dopo, al 64′, di testa ci prova anche Belotti, ma Keouf blocca. L’occasione più nitida però ce l’ha Sottil che al 70′ si fionda su un pallone vagante in buona posizione, ma alza troppo la traiettoria di tiro e calcia sopra la traversa. La Fiorentina domina, ma come al solito quando abbassa l’attenzione viene punita. A segnare all’89’, e a spaventare il Franchi, è Kalaili che sfrutta una disattenzione generale (Terracciano incluso) del reparto arretrato viola e dà il via ai tentativi d’assedio finali degli israeliani. La sostanza però al fischio finale non cambia e l’altra buona notizia di serata è il ritorno in campo di Dodò sei mesi dopo la rottura del crociato. Un’opzione preziosa in più per Vincenzo Italiano che come l’anno scorso dovrà gestire un rush finale su tre fronti. Domani alle 14:00 è in programma il sorteggio dei quarti e della semifinale di Conference League e la Fiorentina a Nyon è ormai di casa.