Calcio

Fiorentina, Duncan: “Il razzismo c’è ancora, anche da parte degli altri giocatori”

Alfred Duncan
Alfred Duncan, Fiorentina - Foto LiveMedia/Paolo Giuliani

Alfred Duncan, ai microfoni dei canali social della Fiorentina, si è esposto su vari temi, incluso quello del razzismo: “Il razzismo fra giocatori c’è sempre in campo, non indossiamo i microfoni e quindi è difficile sentirlo. Non è il fatto di dire ‘nero’ o ‘scimmia’ che fa capire che uno è razzista, è il modo in cui lo dici e quando lo dici. Fra i giocatori quando avvengono certe cose dà fastidio ma negli anni ho imparato a non reagire. Chi sta in tribuna puo’ dire cio’ che vuole, è uno spettatore pagante, ma anche in quei casi ho imparato a non reagire perché è inutile. Meno si parla di questo argomento, meglio è. Purtroppo credo che il razzismo ci sarà sempre. Sono anni che gioco e vedo sempre le stesse cose. Andando a giocare in trasferta, nel tragitto sul pullman prima di arrivare allo stadio, vedi i tifosi avversari, anche genitori con i bambini nella mano, che fanno certi gesti. I bambini guardano e apprendono ciò che fanno i genitori, crescendo poi da grandi faranno le stesse cose con i loro figli. Finche’ non ci sarà più un educazione adeguata si andrà avanti così“.

Sul suo legame con l’ambiente viola il ghanese ha dichiarato: “Con squadra, società e tifosi mi trovo benissimo. Il presidente Commisso è molto comprensivo e accogliente, parla sempre con noi calciatori, da altre parti è raro. Avere un presidente vicino alla squadra, dirigenti che vogliono sentirsi coinvolti e gli altri che non ci fanno mancare niente sono cose che ci aiutano ad avere successo in campo. Quest’anno come gli scorsi, non sarà facile vincere un trofeo. Sognavo di alzare una coppa l’anno scorso e l’obiettivo rimane lo stesso. Ho iniziato bene e devo continuare così, faremo i conti ad aprile-maggio“.

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