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Con un lungo comunicato, la Federcalcio spagnola ha condannato la campagna mediatica contro il mondo arbitrale. Ecco il testo competo:
“Dall’arbitrato professionistico del calcio spagnolo vogliamo trasmettere la nostra profonda preoccupazione per la sfortunata situazione che si è generata attorno al gruppo che rappresentiamo e che viene promosso da diversi fronti del calcio professionistico in quello che consideriamo un campionato perfettamente misurato e organizzato. Ci rammarichiamo per gli attacchi continui della Liga e dei suoi principali leader. Il video trasmesso dal direttore delle competizioni, Luis Gil, che cerca di sottolineare e ridicolizzare le azioni arbitrali, è un altro esempio dell’interesse della Liga nel generare un clima irrespirabile nei confronti del nostro collettivo, mettendo in dubbio le nostre decisioni e minando la professionalità degli arbitri. Per questo gli arbitri di Prima e Seconda Divisione chiedono alla Liga e ai suoi dirigenti rispetto e responsabilità istituzionale di fronte a un evento senza precedenti nel calcio spagnolo. I dirigenti della Liga non possono lamentare permanentemente una crisi di reputazione nel calcio spagnolo e allo stesso tempo collaborare a generarla attraverso un richiamo alla tensione e alla violenza contro gli arbitri in una manovra che porta solo alla svalutazione del nostro calcio e al suo discredito sociale. Inoltre, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che il CTA non nomina gli arbitri, ma piuttosto un organismo denominato CACP (COMITATO DI NOMINA) in cui sono presenti un membro della RFEF, un membro della Liga e un altro membro di comune accordo o, in mancanza, dal CSD. Uno dei membri che per anni è stato nominato dalla Liga per sviluppare questo lavoro è l’ex collegiale Antonio Jesús López Nieto, che, contrariamente a quanto sta facendo La Liga, sostiene l’autonomia del collegio arbitrale. López Nieto ha dichiarato pubblicamente che da 16 anni ‘nomina arbitri’, ha assicurato che ‘è tutto una bugia’ e ha chiesto ‘la sostituzione degli arbitri, del calcio e della credibilità . Infine, vogliamo chiarire la nostra autonomia che deve essere e sarà sempre dalla Liga e dai club nonostante la confusione in cui hanno cercato di far sprofondare la tifoseria. Le federazioni sono gli enti preposti all’organizzazione del calcio in ogni paese e la nostra struttura lavora con autonomia e professionalità per il bene dell’arbitraggio e del calcio. E’ urgente una profonda riflessione di fronte a comportamenti così irresponsabili che devono essere fermati il ​​prima possibile per il buon nome del calcio spagnolo. Dobbiamo tutti intendere il calcio come uno SPORT in cui devono esistere passione ed emozione, e dove i protagonisti hanno errori e successi: dirigenti, giocatori e arbitri. Lo sport in generale e l’arbitraggio in particolare non possono essere utilizzati come mezzo per giustificare comportamenti e comportamenti impropri e inappropriati da parte di TUTTI i membri della famiglia del calcio. E’ una situazione che non riguarda solo il collegio arbitrale professionale ma, cosa ancora più preoccupante, i minori che iniziano nelle categorie inferiori e che mancano di sicurezza in campo, i bambini presi di mira, insultati, minacciati e, cosa più grave, aggrediti fisicamente , qualcosa di intollerabile e un effetto diretto della campagna mediatica diffamatoria che abbiamo subito dalla Liga e dai club professionistici. Per tutto quanto sopra, vorremmo inviare un messaggio di riflessione e quindi non dover rimpiangere altre disgrazie di quelle già accadute, né adottare misure drastiche e urgenti che avrebbero un impatto diretto sulla nostra concorrenza”.
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