Fernando Alonso conclude in dodicesima posizione il Gran Premio di Spagna, chiudendo così un fine settimana di casa amaro. Lo scudiero dell’Aston Martin commenta la prestazione del weekend: “Non ci saranno miglioramenti, è quello che è. Vorrei che fosse un altro sport in cui metti più energia o voglia e le cose cambiano. Mi aspetto miglioramenti, ma li aspettavo anche l’anno scorso e all’inizio di quest’anno. Dipende dal circuito, dalle caratteristiche e dall’ordine della griglia può cambiare un po’, ma è quello che è. Dobbiamo, come ho detto ieri, stringere i denti, qualche gara, magari anche come oggi lottare per punti o senza punti, ma imparando cose importanti sulla macchina e quando arriveranno tempi migliori, cercare di goderseli e di non commettere errori“. Sui tifosi locali: “Mi dispiace per loro perché voglio renderli felici. Mi hanno dimostrato un sostegno incondizionato da giovedì, anche oggi. Penso che nel giro ora che stavo rientrando ai box, anche senza trovare punti, sembrava una festa su tutti gli spalti perché vengono a divertirsi e spero che potremo tornare più forti l’anno prossimo e per il resto dell’anno, anche se non sono in pista a vedere la gara, potranno divertirsi anche guardandola in televisione“. Sulla macchina: “La macchina è difficile da guidare, ma come ho detto ieri dobbiamo accettarlo. Quello che non possiamo vivere ogni domenica è un continuo disequilibrio tra la felicità per una buona posizione o depressione se non siamo in zona punti. Dobbiamo finire l’anno alla grande perché l’inizio del 2025 ci impone qualcosa”. In Ungheria sono attesi aggiornamenti: “L’Ungheria è la chiave? Se in Ungheria siamo tra i primi 5 rispondo, se in Ungheria non siamo a punti dobbiamo lavorare ancora“. “A differenza di altri momenti dell’anno scorso, quest’anno quando abbiamo introdotto degli aggiornamenti ci hanno sorpreso un po’. Non capivamo perché non facessero quello che ci aspettavamo. Penso che siamo arrivati ​​a un punto di comprendere le ragioni di molte di queste domande e ora abbiamo una certa fiducia in ciò che accadrà in futuro, ma sono tutte parole che non servono a nulla finché non lo dimostreremo con i fatti”.