Nella gara sprint del Gran Premio di Miami, la Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha dimostrato un buon passo gara. Il fine settimana del monegasco era iniziato in salita, dopo non aver praticamente preso parte all’unica sessione di prove libere disponibile. Il numero sedici s è però rifatto in qualifica sprint, occupando la seconda casella e nella gara odierna ha tagliato il traguardo solo dopo Max Verstappen, mantenendosi sullo stesso ritmo delle Red Bull. Discorso simile per Sainz, che non è però riuscito a migliorare la propria posizione nella sprint, rimanendo quinto alle spalle di Daniel Ricciardo. Lo spagnolo ha inseguito a breve distanza il pilota della Racing Bulls per tutta la gara, ma senza trovare mai la giusta opportunità per sorpassarlo, anche avendo il DRS. Il numero 55 aveva un passo migliore rispetto a quello dimostrato dall’avversario e, con ogni probabilità, si sarebbe dimostrato ancor più veloce con pista libera. Se la gara dovesse riproporre uno scenario simile a quello visto nella sprint, per i ferraristi le qualifiche saranno fondamentale.
La gara ha visto il ritiro di Lando Norris dopo appena tre curve, avvenimento che ha messo in difficoltà McLaren, che qui a Miami porta un grande pacchetto di aggiornamenti. Il passo gara di Oscar Piastri non ha però deluso il team inglese, con l’australiano che ha dimostrato di avere i miglior ritmo dopo Red Bull e Ferrari. Un’ottima notizia per il box papaya, che sulla stessa pista, lo scorso anno, risultava essere la vettura più lenta della griglia. Problemi invece in casa Mercedes, con la W14 che non ha dimostrato il passo gara sperato nonostante gli aggiornamenti. L’apertura del parco chiuso permetterà agli uomini di Brackley di modificare alcuni elementi sulle proprie monoposto e non è da scartare l’idea di un cambiamento dell’ala anteriore dopo le prestazioni nella sprint. Rimane invece in testa la Red Bull, con un ottimo passo gara da parte di entrambi i piloti. Max Verstappen lamenta poco grip nelle ultime tornate di gara, ma la situazione è dipesa più dal tracciato rispetto che dalla RB-19 dell’olandese.