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“Essere legati a ciò che è stato è fondamentale, rinnegarlo sarebbe folle. Però diventa riduttivo pensare sempre al passato. Quindi il fatto che adesso i giovani, i nuovi piloti diano stimoli diversi è il segnale che dobbiamo ingaggiare sempre di più persone nuove che sono interessate alla Formula 1 e che in alcune aree del mondo non conoscono il nostro passato“. Queste le parole di Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, in un’intervista rilasciata a Sky Sport in vista del primo storico Gran Premio per le strade di Miami, negli Stati Uniti. “La nostra credibilità passa dal saper presentare bene il nostro presente e dare futuribilità a ciò che facciamo in tutti i campi – ha aggiunto Domenicali -. Innanzitutto dal punto di vista sportivo, perché se la partita non è interessante la partita non la guarda”.
“E questo è collegato al dover investire sui giovani piloti, all’essere attenti ai nuovi regolamenti, a quello che i nuovi regolamenti possono dare in termini di attenzione alla sostenibilità, ai progetti che possono essere interessanti per i costruttori e alle squadre per rimanere in F1 – ha proseguito Domenicali -. Non a caso su questo tema siamo stati paladini nel dire ‘guardiamo avanti con le benzine sostenibili’. L’elettrificazione è un percorso, ma non può essere l’unica soluzione“. Una possibilità è rappresentata dall’ibrido: “Siamo stati i primi a inventare l’ibrido nel 2014, un motore più efficiente. Quindi siamo presenti in una logica di sviluppo verso il futuro” ha concluso il CEO della Formula 1.
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