Durante il pomeriggio e la serata odierna è andata in scena la quarta giornata degli Europei indoor di atletica 2023 ad Istanbul. In chiave azzurra la prima gioia di giornata è arrivata con la 4×400 femminile, con una splendida medaglia d’argento in rimonta. Le azzurre Mangione, Folorunso, Polinari e Marchiando hanno chiuso la gara in 3:28.61, stabilendo il nuovo record italiano. Grande soddisfazione per le atlete del nostro paese, dunque, come sottolineato nelle dichiarazioni post gara ai microfoni Rai. “Oggi sapevamo che sarebbe stata una lotta. Ci abbiamo creduto sino alla fine”, ha dichiarato Alice Mangione. “Il minimo era fare il record italiano e poi il sogno era il podio. Si è avverato un sogno”, ha aggiunto la Folorunso. “Siamo qui grazie a un sorteggio. Non dovevamo esserci, ora siamo felicissime per questa medaglia. Sono contenta per la squadra e per la mia prova”, ha spiegato poi la Polinari. “Sono partita con un po’ di timore. Ho dato tutto ed è andata bene. E’ stata una bellissima staffetta”, ha concluso infine la Marchiando. La staffetta poi è stata vinta dall’Olanda, mentre è giunta terza la Polonia.
Successivamente grandissima gara di Larissa Iapichino, argento nella finale del salto in lungo femminile. L’azzurra ha chiuso con la misura di 6.97 metri, realizzando il nuovo record italiano all’ultimo salto disponibile. Una gara in crescendo per l’italiana, con salti sempre in crescendo e di altissimo livello. Medaglia d’oro per la britannica Sawyers, con 7.00 metri, e bronzo per la serba Vuleta, con 6.90.
Buonissima gara anche per gli azzurri Simonelli e Dal Molin, rispettivamente quarto e quinto nelle finale dei 60 metri maschili con 7.59 e 7.62. La gara è stata vinta dallo svizzero Joseph, secondo il polacco Szymanski e terzo il francese Kwaou-Mathey
Settima e ottava posizione deludente invece per Catalin Tecuceanu e Simone Barontini, nell’atto finale degli 800 metri maschili. La gara è stata vinta in volata dallo spagnolo Ben, davanti al francese Robert e al belga Crestan. Sulla stessa distanza ma al femminile, settima posizione invece per l’azzurra Elisa Coiro, che ha terminato in 2:02.80. La medaglia d’oro è andata alla britannica Hodgkinson, davanti alla slovena Horvat e alla francese Raharolahy.
Non bene gli azzurri Fassinotti e Falocchi nella finale del salto in alto maschile, eliminati nelle fasi iniziali della gara. Il primo citato è uscito di scena a 2.19 m, mentre il secondo non è riuscito a superare la misura di 2.23 m. La gara si è conclusa con l’oro dell’olandese Amels, l’argento per l’ucraino Protsenko e il bronzo per il belga Carmoy. Sesto posto poi per l’italiano Claudio Stecchi nella finale del salto con l’asta maschile, fermatosi alla misura di 5.85 metri. In questo caso oro al norvegese Guttormsen, con 5.91 metri, argento per il greco Karalis e bronzo per il polacco Lisek.
Nelle altre gare senza azzurri, oro per il Belgio nella 4×400 maschile davanti a Francia e Olanda. Il team dei fratelli Borlèè hanno conquistato la vittoria durante l’ultimo giro, beffando la Spagna crollata poi nel finale e arrivata quarta al traguardo. Successivamente nei 1000 metri dell’Heptatlon maschile invece successo per il francese Mayer, che è riuscito a vincere la medaglia d’oro dell’intera competizione. Argento poi per il norvegese Skotheim e bronzo per l’estone Hausenberg. Nella finale dei 3000 metri maschili poi trionfo del norvegese Ingebrigtsen, davanti allo spagnolo Mechaal e al serbo Bibic. Infine trionfo della finlandese Hurske nei 60 metri ostacoli femminili, prima con 7.79, davanti all’olandese Visser e alla svizzera Kambundji.