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Piazza di Siena torna a risplendere. Il Concorso ippico internazionale di Roma, in programma quest’anno dal 24 al 27 maggio, festeggia l’86ª edizione con importanti novità presentate questa mattina nella splendida cornice di Villa Borghese: il ritorno del terreno di gara in erba, “un’innovazione coraggiosa per riportare l’evento alle sue vere tradizioni” come ha spiegato il presidente della Federazione italiana sport equestri (Fise) Marco Di Paola, ma anche l’intera riqualificazione dell’area. Merito della partnership tra il Comitato olimpico nazionale italiano e la Fise, alla quale il comune di Roma ha concesso “l’adozione dell’area verde sita all’interno di Villa Borghese per una durata di 12 mesi”. Il progetto, supervisionato dalla “Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma” e dalla “Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali”, prevede un servizio gratuito di manutenzione ordinaria e di vigilanza con la contestuale riqualificazione delle strutture originarie di Piazza di Siena, in particolare i gradoni e i muri di contenimento che disegnano l’ovale. Il tutto è stato studiato per dialogare con il contesto architettonico e naturalistico della villa, con una diminuzione del 70% degli allestimenti rispetto agli anni passati per l’organizzazione del Csio di Roma.
“Abbiamo un evento sportivo diverso dagli altri in una cornice incredibile – ha spiegato il direttore marketing e sviluppo del Coni Diego Nepi Molineris, event director della manifestazione – Dovevamo fare qualcosa che andasse oltre il concorso ippico per far tornare l’ottimismo e la voglia di crescita, come negli anni Cinquanta. Ho visto tante persone scettiche, troppo pessimismo, ma noi ci abbiamo messo il cuore partendo da un concetto molto semplice: Piazza di Siena non ha bisogno di niente, soltanto di farsi vedere”. Riqualificazione nella semplicità, dunque. “È il lascito dello sport alla comunità”, ha osservato Nepi spiegando che l’ovale, oggi “transennato per permettere la perfetta crescita dell’erba, tornerà aperto al pubblico al termine del concorso ippico. Non c’è nessuna privatizzazione di Piazza di Siena, ma soltanto una riqualificazione interamente finanziata attraverso l’evento stesso”. Nepi ha rivelato anche i costi del progetto, circa 300 mila euro tra erba, manutenzione, zone limitrofe e galoppatoio. “Presto sveleremo anche i ricavi del Csio, che sono raddoppiati”, ha assicurato il direttore marketing e sviluppo del Coni, negando ogni compito ulteriore.
“La Casina dell’Orologio? So quanto ci tengano tutti, ma noi non abbiamo alcuna concessione al riguardo: siamo semplici ‘giardinieri’ – ha precisato Nepi – Se poi ci chiameranno in causa e chiederanno aiuto, noi non potremo voltare le spalle”. Al momento, però, l’obiettivo è la riqualificazione dell’area per permettere al Concorso ippico internazionale di tornare ai vecchi splendori: “Per noi è un evento importantissimo, al massimo livello nel panorama internazionale – ha sottolineato il presidente della Fise Marco Di Paola – Sarà un’edizione importante con un programma molto ricco e un montepremi accresciuto. La più grande novità, il prato verde, è un’innovazione coraggiosa, un grande gesto per riportare l’evento alle sue vere tradizioni, visto che l’erba è l’elemento naturale sul quale vivono i cavalli. Siamo sicuri che sarà un concorso di grande livello”.