Senza possibilità di appello, Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri non hanno dubbi quando si parla di doping. Tolleranza zero, questo il giudizio dei nuotatori italiani dopo l’ennesimo caso di positività al Meldonium stavolta per la quattro volte campionessa del mondo Yulia Efimova. Che non ci sia perdono per la ranista russa: “Tolleranza zero, lo dico da sempre – spiega la campionessa della Nazionale – Per chi imbroglia due volte serve la radiazione a vita. E’il centesimo atleta russo trovato positivo in un anno, sintomo che nel loro sistema qualcosa di poco pulito ci sia. Noi sportivi – continua la Pellegrini che oggi ha vinto nei 200 metri stile libero nella prima giornata del VI Trofeo Città di Milano – viviamo malissimo questo nuovo scandalo, sorge il dubbio che il fenomeno sia più esteso”. Le fa eco anche Paltrinieri, dopo il primo posto a un soffio (14’40’’61) da un nuovo primato europeo (14’39″67) nei 1500 metri stile libero nella competizione meneghina: “Alla doppia positività deve scattare automaticamente la radiazione a vita, non credo più a tutte queste scuse ma allo stesso tempo non penso che squalificare tutta la nazionale russa sia la soluzione giusta”.
Dopo lo scandalo internazionale scatenato dalla confessione di Maria Sharapova infatti, anche il nuoto russo è stato sconvolto da un nuovo caso di doping. La notizia della positività al Meldonium (ancora tu) della nuotatrice Yulia Efimova, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012 e campionessa del mondo nei 100 rana ai Mondiali di Kazan, è stata confermata dalla Federazione russa. Le parole della Pellegrini e di Peltrinieri, in riferimento alla recidività dell’atleta, ricordano quando già nel 2013 fu squalificata per 16 mesi per uso di steroidi e le vennero revocate 5 medaglie internazionali e di 2 record del mondo.