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L’ultimo atto dell’Australian Open 2023 andrà in scena sulla Rod Laver Arena di Melbourne Park e vedrà protagonisti Stefanos Tsitsipas e Novak Djokovic. Come nel femminile, sono stati i due giocatori più forti del momento a raggiungere la finale del torneo ma non sarà solo il trofeo ciò che si contenderanno. La sfida tra Nole e Stefanos mette infatti in palio molto più di un titolo; in Australia dalle ore 09:30 si scriverà la storia del tennis. Djokovic cerca il 22° slam per raggiungere Nadal in vetta a questa classifica, mentre Tsitsipas insegue la prima affermazione, spingendosi dove nessun greco è mai arrivato. Sullo sfondo il ranking mondiale, che da lunedì avrà un nuovo numero uno in virtù del sorpasso ai danni di Carlos Alcaraz. Andiamo dunque a presentare questa finale, analizzando il momento di forma dei giocatori e non solo.
COME CI ARRIVA DJOKOVIC – Percorso netto per il serbo, che paradossalmente ha faticato di più nei turni iniziali, quando non era ancora al meglio fisicamente. Non a caso ha perso l’unico set al secondo turno contro Couacaud, in quello che è stato appena uno dei due tie-break disputati. Per il resto ha dominato in lungo e in largo, portando a casa 16 dei 18 set vinti senza perdere più di quattro game e non ha mai dato l’impressione di essere in difficoltà. Un dato per nulla sorprendente se si pensa che Djokovic ha già vinto l’Australian Open nove volte e vanta numeri che i suoi colleghi si sognano; ben più sorprendente se pensiamo che Nole è vicino ai 36 anni ed era reduce da una vittoria ad Adelaide caratterizzata da un problema fisico. Insomma, un percorso migliore difficilmente si poteva chiedere al tennista di Belgrado, che in semifinale ha piegato Paul in quella che è stata la sua decima vittoria in altrettante semifinali a Melbourne. Al momento ci sono pochi dubbi su chi sia effettivamente il più forte del mondo.
COME CI ARRIVA TSITSIPAS – Da non sottovalutare neppure il cammino del greco, che ha ribadito il suo grande feeling con Melbourne, dove in 6 apparizioni ha raggiunto quattro volte almeno la semifinale. La vittoria chiave è stata sicuramente quella agli ottavi contro Sinner, dove ha rischiato di gettare al vento un vantaggio di due set a zero. Per il resto solo vittorie in tre set tranne uno spavento contro Khachanov, in cui ha regalato il terzo parziale posticipando il suo successo. Per quanto possano apparire risultati scontati, in realtà sono molto significativi per il greco, che ha rispettato il pronostico della vigilia e il suo status di favorito in questo lato di tabellone – specialmente dopo le uscite di Nadal e Medvedev – approdando all’atto conclusivo dello slam. C’è da dire che non è apparso dominante come Djokovic, ma solido sicuramente sì, perciò la sua presenza in finale è più che meritata e francamente poco sorprendente.
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QUOTE E PRECEDENTI – Tsitsipas è consapevole che per vincere il suo primo slam servirà un miracolo. Basta guardare alle prestazioni di Djokovic ma anche ai precedenti. Djokovic è avanti 10-2 e, tra le sue vittorie, ci sono anche gli unici due confronti in uno slam, entrambi sulla terra del Roland Garros e finiti in cinque set. I due soli successi del greco risalgono peraltro al 2018 e al 2019 sul veloce mentre lo scorso anno, nelle quattro sfide disputate, è andato solo una volta al terzo set, perdendo inoltre tutti e tre i tie-break disputati. Come se non bastasse, l’unica finale slam tra i due è finita nelle mani di Nole, capace di rimontare uno svantaggio di due set a zero e frenando in maniera significativa l’ascesa del greco. Di conseguenza, le quote non possono che essere in favore di Djokovic, la cui vittoria appare quasi scontata. Per dare l’idea, un successo di Tsitsipas paga 4,5 volte la posta. I bookmakers si aspettano tuttavia dei set lottati o che Tsitsipas ne porti a casa uno, magari per poi cedere in quattro.
SLAM E VETTA DEL RANKING – Per entrambi si tratta di una sfida che significa molto. Djokovic va a caccia del 22° slam, che gli consentirebbe di eguagliare Nadal per numeri di major vinti e contestualmente metterlo nel mirino per effettuare il sorpasso a Wimbledon o magari già al Roland Garros. Cerca inoltre il suo decimo successo a Melbourne, dove ha conquistato tutte e nove le finali giocate in precedenza, e anche qui eguaglierebbe Nadal, unico finora a vantare la doppia cifra in uno slam (avendo vinto 14 Roland Garros). Tsitsipas invece sogna il primo slam della sua carriera e, di conseguenza, anche la rivincita su Djokovic. Nell’unica finale finora disputata, ha infatti perso in cinque set da Nole. Inoltre, punta a diventare il primo greco di sempre a vincere uno slam.
Poi c’è il discorso numero uno del mondo. Djokovic vuole tornarci dopo 7 mesi e 22 giorni e riprendersi ciò che gli è stato tolto – per via delle limitazioni a causa del vaccino – ma che di fatto gli spetta (anche nell’immaginario di addetti ai lavori e giocatori stessi). Tsitsipas, al contrario, vuole diventarlo per la prima volta, stabilendo un altro primato per il tennis greco. Curiosamente, si tratta della seconda finale slam consecutiva che mette in palio, oltre a un titolo slam, anche la prima piazza del ranking Atp. Era già successo allo scorso US Open con Alcaraz e Ruud.
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