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Crisi Medio Oriente, Abodi: “Al momento nessun evento sportivo a rischio”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto LiveMedia/Loris Cerquiglini

“E drammatico quello che sta succedendo in Israele, in una terra secondo me martoriata da troppo tempo e che dovrebbe trovare una pace definitiva. Tante morti innocenti che si sommano ad altri morti. E’ un periodo nel quale la cronaca è troppo segnata da episodi, che siano poi di guerra dichiarata o di guerra strisciante e che continua nei decenni, l’effetto che si produce è sempre lo stesso. Distruzione, non c’è mai la capacità di costruire qualcosa di positivo. E’ chiaro che le diplomazie devono fare uno sforzo ulteriore. Dobbiamo anche imparare che a volte si creano delle situazioni destabilizzanti in un luogo, che producono effetti in un altro luogo”. Queste le parole del ministro dello Sport, Andrea Abodi, a margine della convention di Fratelli d’Italia a Brucoli, in provincia di Siracusa. “Di fronte alla morte di ragazzi e ragazze di bambini c’è lo sdegno, c’è una reazione che mi auguro possa portare alla responsabilizzazione. Lo sport ha sempre svolto una funzione diplomatica. C’è solo spazio per la tristezza, un fatto non comprensibile. Al momento non mi risulta che ci siano eventi sportivi programmati in Israele a breve e che potrebbero essere a rischio dopo gli ultimi attacchi. Mi risulta che ci siano presenze italiane collegate alle nostre attività per la parte giovanile, ma mi sembra che tutto prosegua per il meglio. La Farnesina sovrintende tutte le attività di monitoraggio degli italiani, ma dal punto di vista sportivo per il momento non ho segnali”. 

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