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“Passano gli anni, cambiano le formule, è una Coppa Davis diversa da quella che abbiamo vinto noi, somiglia più a un Mondiale indoor, ma la squadra italiana è forte e vincere era solo questione di tempo. Lo scorso anno siamo arrivati terzi e quindi non è una sorpresa averla vinta quest’anno, soprattutto nel momento in cui si esplode un giocatore come Sinner, che fa proprio la differenza”. Così Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis 47 anni fa, ospite di ‘Palla al Centro’ su Rai Radio 1 Sport, sul trionfo azzurro a Malaga.
“Per tre anni, a ogni sconfitta di Sinner, mi hanno massacrato, perché ne parlavo sempre bene – ricorda Bertolucci – Quattro anni fa dicevo che lo piazzavo tra i primi dieci al mondo, due anni fa tra i primi cinque. Solo che lui è bravo, si diverte a smentirmi, accelera i tempi e invece che a 23 anni l’esplosione è arrivata a 22. Meglio per noi, meglio per lui, meglio l’Italia”.
Attualmente anche commentatore del tennis su Sky, Bertolucci prosegue così su Sinner: “Negli ultimi due-tre mesi è da primi due del mondo. La differenza con i primissimi è stata completamente azzerata e si è visto anche che la forbice che lo divideva da Djokovic ormai si è assottigliata, parliamo di millimetri. L’ulteriore step sarà dimostrarsi allo stesso livello di questi ultimi mesi anche nelle prove dello Slam. L’indoor veloce è la sua superficie preferita, dovrà dimostrare di rimanere a questo livello anche su altre superfici e in altri periodi dell’anno”, ha concluso.
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