Cento scuole, millecinquecento classi e trenta mila ragazzi. Sono questi i numeri sperimentali del progetto “Scuole aperte allo sport” che il Comitato olimpico nazionale italiano, in collaborazione con il Ministero della pubblica istruzione e le Federazioni sportive nazionali, ha avviato e dedicato alle scuole di secondarie di I grado. Un progetto che mira a creare una sinergia molto forte in ambito sportivo con il mondo del Miur e su tutto il mondo scolastico. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare un bagaglio motorio globale utile alla pratica di tutti gli sport, di stimolare e appassionare ragazzi anche a sport diversi, di favorire un orientamento sportivo consapevole, di promuovere i valori educativi dello sport ed offrire alle scuole strumenti specifici per proseguire la pratica dei vari sport. A questo progetto partecipano anche dodici Federazioni sportive ed il Comitato italiano paralimpico per favorire l’inclusione dei ragazzi con disabilità.
“Sono soddisfatto, prima del mio arrivo non c’era neanche un dipartimento che si occupava del sociale e in assoluto della scuola – esordisce il presidente del Coni Giovanni Malagò – Fa piacere vedere che ci sono dodici federazioni oltre al comitato paralimpico. Stiamo correndo ai ripari visto che è una situazione complicata, noi del Coni non ci sottraiamo. Questa è la madre di tutte le battaglie”. Presente anche il Ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli: “La ragione per cui abbiamo spinto a fare questo progetto sperimentale è perché dobbiamo strutturare la cultura nella scuola italiana e lo dobbiamo fare partendo dai ragazzi di 11-13 anni. Lo sport deve essere una fonte di educazione e non dobbiamo considerarlo più come luogo esterno ad un sistema formativo così da poterne acquisire i valori che esprime”.
Due delle dodici federazioni sono l’atletica e la ginnastica che rivestono un ruolo fondamentale a livello scolastico sportivo: “L’atletica è orgogliosa di essere la parte trainante, lo sport ha bisogno di queste iniziative” sono le parole del presidente della Federazione italiana atletica leggera Alfio Giomi che viene seguito a ruota dal presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi: “Cercare di portare avanti lo sport nella scuola è fondamentale per i nostri giovani e per il nostro mondo che ha perso quei valori importanti. Dobbiamo farlo per il bene della popolazione e dell’Italia”.