Il Garante del Codice di comportamento sportivo Corrado Calabrò ha proposto al Consiglio nazionale del Coni la decadenza del presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli dalla carica di componente della Giunta. Secondo il Garante, “la prolungata, persistente contestazione da parte di Barelli di atti compiuti da organi del Coni nell’esercizio delle loro funzioni, con disconoscimento a oltranza della posizione sovraordinata di vigilanza e controllo spettante al Coni nei riguardi della Federazione nuoto da lui presieduta e con contrapposizione allo stesso organo, la Giunta Nazionale, di cui Barelli fa parte configura una situazione di permanente conflitto di interessi e quindi di incompatibilità”. La questione sarà comunque affrontata il 6 settembre, dopo l’Olimpiade di Rio de Janeiro: “Anche se Calabrò ci intima di convocare il Consiglio nazionale – ha spiegato Malagò al termine della Giunta odierna – ho proposto alla Giunta di rinviare tutto, in considerazione dell’Olimpiade e della sospensiva riconosciuta dal Tar. Mi sembra una cosa oggettivamente di buon senso. Oggi tra l’altro Franco Carraro ha invitato Barelli a fare un passo indietro e chiedere scusa, mentre altri membri hanno suggerito le sue dimissioni”.
Paolo Barelli ha commentato così la richiesta avanzata da Calabrò. “Il contenzioso rimane in piedi, al parere del Collegio di garanzia si è aggiunto quello del Garante ma ora pensiamo solo all’Olimpiade e se ne riparla a settembre”.