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La splendida settimana australiana di Elisabetta Cocciaretto si è chiusa con una sconfitta, ma la tennista azzurra lascia Hobart con tante sensazioni positive oltre che con un nuovo best ranking. A partire da lunedì, Elisabetta sarà infatti numero 48 del mondo e la nuova numero 2 d’Italia. Paradossalmente, però, il balzo nelle classifiche conta poco rispetto alla fiducia e all’importanza di raggiungere la sua prima finale Wta. Un risultato per nulla scontato ma che fa parte del percorso di crescita della giovane marchigiana, costretta a ripartire dai Futures lo scorso anno ma bravissima a guadagnare 200 posizioni approdando tra le prime 50 del mondo. Il suo futuro è dunque più roseo che mai ed il fatto che un traguardo così importante sia arrivato a inizio 2023 lascia ben sperare per il prosieguo della stagione.
Detto ciò, resta l’amarezza per aver perso una finale alla portata contro un’avversaria abbordabile. Sicuramente l’americana Davis ha più esperienza, ma se Cocciaretto avesse sfruttato le sue chance (soprattutto i due set point nel primo set) magari le cose sarebbero andate diversamente. Non c’è però nulla di male in una sconfitta dopo quasi due ore di lotta, anzi bisogna ripartire proprio dal rimpianto di non aver vinto per riprovarci con più grinta nei prossimi appuntamenti. Ormai è inutile negarlo: Elisabetta non vuole nascondersi e spera di continuare la sua ascesa, sempre con più fame di vittorie.
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L’azzurra è riuscita a dar seguito alla prestigiosa vittoria nel Wta 125k di Tampico a fine 2022 (arrivata dopo un bel secondo turno nel 1000 di Guadalajara), togliendosi un’altra soddisfazione (nonostante il ko finale) e dopo aver battuto avversarie di spicco. Sulla sua strada ha infatti sconfitto due Top 50 come Alizé Cornet e Bernarda Pera, oltre a una ex campionessa slam come Sofia Kenin. Inoltre, nel corso di tutta la settimana a Hobart ha espresso un ottimo livello di tennis, assolutamente coerente con la sua nuova classifica.
La sconfitta non cancella dunque un grande torneo, anzi rafforza la convinzione che la stagione di Elisabetta possa essere molto positiva. Non va peraltro dimenticato che il nuovo ranking le consentirà di evitare gran parte dei tabelloni di qualificazione e dei sorteggi ostici, rendendole dunque la vita più facile a un livello dove ogni vittoria vale davvero tanto.
Ora testa all’Australian Open, tentando di fare il possibile al debutto contro una campionessa slam come Elena Rybakina, e poi riposo prima di tornare in Europa. Il talento c’è, il duro lavoro e l’ambizione anche, perciò non ci sarà da preoccuparsi per eventuali sconfitte perché le vittorie arriveranno. Non bisogna avere fretta, bensì ripartire dalla consapevolezza di aver raggiunto una finale Wta a 21 anni e 11 mesi (tra le azzurre in attività solo Errani c’è riuscita prima) e di potersela giocare ad alti livelli. Per Cocciaretto è solo l’inizio, il grande salto la aspetta.
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