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Il Cio ha annunciato l’impossibilità di concedere visti agli atleti per motivi puramente politici, riferendosi alla Serbia e alla Malesia. Il Comitato in questione sta valutando criticamente l’atteggiamento di serbi e malesi, dunque, i primi rifiutatosi di far partecipare pugili kosovari ai Campionati Mondiali di boxe a Belgrado; i secondi per quanto concerne i Mondiali di squash e in relazione a un atleta israeliano, respinto appunto. Pugno duro e nessun compromesso da parte del Cio; da esso quale filtra la volontà di lavorare in concomitanza con Serbia e Malesia per la risoluzione effettiva della situazione. “Esortiamo tutte le Federazioni a essere estremamente vigili nell’assegnare e organizzare le competizioni sportive internazionali“. Così ufficialmente il Cio, rigorosamente attento alla libertà e generalmente ai diritti degli atleti provenienti da ogni parte del mondo.
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