Medaglia d’oro e record del mondo per un devastante Filippo Ganna nell’inseguimento maschile ai Mondiali di ciclismo su pista. A una settimana appena dal record dell’ora, il piemontese ha ottenuto un altro incredibile riconoscimento, il quinto titolo iridato in carriera. E la soddisfazione per l’Italia è doppia, visto che la finale era tutta italiana, davvero storica. Oro e argento iridato sono tutti nelle mani del Bel Paese, con i due fenomeni già medagliati a Tokyo e tra i più forti nel ciclismo su pista, Filippo Ganna e Jonathan Milan.
Il piemontese Ganna e il friulano Milan entrambi schierati uno contro l’altro, amici fuori ma per pochi minuti inevitabilmente rivali. Parte meglio a sorpresa Milan, ma come nel record dell’ora Ganna ingrana dopo circa il 10% del percorso e da lì in avanti a ogni giro diminuisce il suo distacco, fino al sorpasso prima di metà dei quattro km totali previsti, e poi da lì in avanti sale irrimediabilmente il suo vantaggio. E il tempo finale è da brividi, oltre che da record: 3’59″636, SuperPippo nella leggenda, ancora una volta. Fenomenale Ganna, ma bravissimo anche Milan, due orgogli dell’ottimo team del ciclismo su pista.
Nona posizione per Michele Scartezzini nella corsa a punti, mentre Matteo Bianchi chiude quinto nel chilometro: nelle qualificazioni del pomeriggio aveva fatto registrare il record italiano in questa specialità, abbassando il primato a sotto il minuto, ma purtroppo non si è ripetuto nella finale per le medaglie. Risale Elena Balsamo, in gara nell’omnium, che dopo le prime tre specialità sulle quattro complessive si è issata in ottava posizione generale (secondo posto ottimo nella gara a eliminazione) rimontando dopo un avvio non esaltante, in attesa dell’ultima prova, la corsa a punti, che decreterà il podio.