Al Mondiale di ciclismo di Doha 2016 l’azzurro Jakub Mareczko, professionista da un anno con la Wilier Southeast e tra i grandi favoriti della prova in linea Under 23, si deve accontentare della medaglia di bronzo. Lo spunto veloce del 22enne di origini polacche non è sufficiente per rimontare sul norvegese Kristoffer Halvorsen e sul tedesco Pascal Ackermann, rispettivamente oro e argento. Per “Kuba” è un bronzo amaro, come si evince dalle sue parole a caldo: “Speravo andasse meglio perché i miei compagni avevano tanta fiducia in me – sussurra con un filo di voce – Certo, è sempre una medaglia Mondiale. Le lacrime? Sono un po’ di gioia e un po’ di rammarico, ma sono comunque contento per il podio”.
Victory for Norway’s Halvorsen who is the 2016 UCI MU23 World Champion! #UCIDoha2016 https://t.co/6ZdYsILqQG
— UCI (@UCI_cycling) 13 ottobre 2016
La squadra di Amadori non è perfetta nel finale, con Simone Consonni che si volta in più di una circostanza per cercare con lo sguardo i compagni. Molto più compatte Norvegia e Germania, che collaborano per ricucire sulla fuga e nelle fasi cruciali tengono sempre il capitano nelle prime posizioni. Alla nazionale azzurra è evidentemente mancato il lavoro da gregario di Filippo Ganna, caduto nei primi chilometri. Il suo prezioso contributo avrebbe consentito a Consonni di arrivare al rush finale più riposato. Succede. L’Italia può comunque festeggiare la seconda medaglia in questa rassegna qatariota dopo l’argento di Lisa Morzenti tra le Junior.
Men’s U23 Road Race Podium🏅
1- Kristoffer Halvorsen 🇳🇴
2- Pascal Ackermann 🇩🇪
3- Jakub Mareczko 🇮🇹 #UCIDoha2016 pic.twitter.com/EahBXFeGGk— UCI (@UCI_cycling) 13 ottobre 2016