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La seconda tappa del Dubai Tour parla italiano con l’affermazione del veronese Elia Viviani (Quickstep Floors), che ha preceduto il vincitore di ieri Dylan Groenewegen (Lotto NL Jumbo) e l’altro azzurro Riccardo Minali (Astana). Quarto posto per l’ex campione del mondo Mark Cavendish, che è sembrato un pochino imballato, seguono Degenkolb, Cort Nielsen, Kristoff, Drucker, Colbrelli e Blythe. Ancora lontano dai primi ed incapace di fare la volata Marcel Kittel, che deve trovare i giusti meccanismi con i nuovi compagni in casa Katusha. Per Elia Viviani è una vittoria importante davanti a sprinter di altissimo livello proprio nel giorno del suo compleanno ed è la seconda stagionale dopo quella in Australia.
La seconda frazione (Skydive Dubai- Ras al Khaimah, 190 km) vede subito una fuga prendere il largo composta da 6 corridori: Nathan Van Hooydonck, Nicolas Edet, Xue Fuwen, Mohammed Yousif Al Mansoori, Charles Planet e Mohamed Yousef Mirza. I battistrada guadagnano fino a sette minuti di vantaggio sul gruppo, ma in una tappa del genere il loro destino è segnato e man mano che si avvicina il traguardo le squadre dei velocisti iniziano a ridurre il distacco. Il plotone riprende così i fuggitivi a 8 km dalla fine quando inizia l’organizzazione della volata e la battaglia per le posizioni fra i treni. Come ieri, essendo ad inizio stagione regna la confusione e nessun treno sembra organizzato per prendere il sopravvento su un altro. Si arriva dunque ad una volata dove i velocisti devono fare praticamente da soli e tra tutti il più veloce è Elia Viviani che si impone nettamente su Groenewegen, Minali e Cavendish. Dylan Groenewegen rimane al comando della generale con 2 secondi di vantaggio su Viviani e 9 su Van Hooydonck. Domani terza tappa da Dubai a Fujairah con l’esito non scontato in quanto i corridori dovranno attraversa il deserto per più di 100 chilometri; lo scenario più plausibile rimane comunque quello di una volata di gruppo.