“Potrei continuare anche nel 2017”. Alberto Contador, che lunedì 15 febbraio ha presentato a Pinto, nei dintorni di Madrid, la sua squadra giovanile, si è soffermato anche sul proprio futuro: il piano del campione iberico è ancora quello di ritirarsi alla fine di questa stagione, ma la speranza di vederlo in corsa per un’altra stagione supplementare non è cosi remota. Cinquanta e cinquanta, così pare abbia fatto capire. In ogni caso l’ipotesi ritiro nel 2016 dipende dai risultati dei prossimi mesi, in particolare se riuscirà o meno a correre al massimo delle sue possibilità al Tour de France, il suo grande obiettivo stagionale.
“Ho due opzioni in testa – ha puntualizzato “El Pistolero” – La prima è di continuare, nel caso in cui al Tour avessi dei contrattempi come nel 2014; l’altra è di lanciare una mia squadra professionistica”. Servono 15 milioni di euro per mettere in piedi una formazione competitiva nel World Tour e per questo non sarà facile condurre in porto il progetto. “Se si riuscisse a creare un team di alto livello potrei esserne il leader, altrimenti mi vedrei in un ruolo diverso”, ha proseguito Alberto Contador.
Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha inoltre concesso un’intervista a cyclingnews.com, dove ha parlato del suo stato di forma attuale e delle aspettative del 2016: “Sono molto motivato, pronto per iniziare a fare sul serio dopo un’ottima preparazione invernale alle Canarie – ha detto il fuoriclasse spagnolo – Il Tour dell’Algarve (inizia domani, martedì 16 febbraio) mi servirà per ritrovare il ritmo gara visto che è il mio esordio stagionale”. Alberto Contador ha in testa il Tour de France come primo obiettivo: se quello del 2016 dovrà essere un addio alla Grande Boucle, l’intenzione è quella di salutare alla grande: “Nel 2015 il mio programma prevedeva anche il Giro d’Italia ed è stato tutto più difficile. Quest’anno, invece, ho l’opportunità di fare il Delfinato e di arrivare in Francia nelle condizioni migliori. Sono fiducioso nel mio team e spero che anche Michael Rogers (è afflitto da problemi cardiaci, ndr) sarà al top per quell’appuntamento. Al Tour de France sono presenti i più grandi corridori del mondo e ci sarà bisogno di tutti”, ha concluso il leader della Tinkoff.