Tempo di ottavi di finale per Jannik Sinner, che vuole proseguire la sua corsa in questo Roland Garros e verso il numero uno della classifica ATP. Questa sera, a partire dalle 20:15, si troverà a sfidare un po’ a sorpresa Corentin Moutet, francese di due anni più grande rispetto all’azzurro e attualmente n°79 del ranking ATP dopo essere stato nel suo miglior momento n°51 nel 2022. Il talento francese, per la seconda volta negli ottavi in uno Slam dopo esserci riuscito due anni fa agli Us Open – nel suo cammino ha sconfitto il finalista del Foro Italico Nicolas Jarry, poi il kazako Shevchenko e l’austriaco Ofner. Jannik, dal canto suo, ha fin qui gestito bene le sue forze: tre vittorie senza perdere alcun set per strada.
MOUTET, GENIO E SREGOLATEZZA
Non sarà una partita banale soprattutto dal punto di vista mentale: Moutet gioca in maniera diversa da quasi chiunque altro sul circuito maschile. Una mano fatata, quella del transalpino, tra palle corte che superano di poco la rete, lob millimetrici e servizi da sotto che ultimamente stanno diventando un tratto distintivo del suo gioco. Contro Ofner ha provato dodici volte questo tipo di servizio e in nove occasioni ha trovato il punto. Se in passato veniva considerato più che altro un modo per irritare il tuo avversario, sul rosso e in determinate circostanze è diventata un’arma per chi è in grado di farlo con qualità. E poi c’è il fattore ambientale, che è l’aspetto chiave. Il pubblico francese sa esaltarsi e Moutet è il giocatore perfetto per esaltarlo. Un carattere sui generis, quello del transalpino, più volte coinvolto in episodi spiacevoli: nel 2022 fu squalificato ad Adelaide per insulti al giudice di sedia; in un paio di occasioni arrivò quasi alle mani contro il bulgaro Andreev a livello challenger. E ancor prima fu tagliato fuori dalla Federazione francese per i suoi comportamenti sopra le righe.“Far impazzire i miei avversari è il mio obiettivo. Tennisticamente è una qualità”: parola di Corentin Moutet.