Intervistato da Tuttosport, il cardinale Tarcisio Bertone ha parlato della mancanza dello sport in questo momento di grave crisi per via dell’emergenza coronavirus. Le attività sportive sarebbero potute essere uno svago per la popolazione in questo periodo di quarantena, ma per la salvaguardia della salute di atleti e addetti ai lavori ormai da un mese è arrivato lo stop: “E’ un dolore che stringe il cuore non poter vedere l’uomo e la donna che si esprimono attraverso le discipline sportive, utili per dare sfogo alla propria energia e realizzare le proprie potenzialità. In questi giorni vedo in tv i ricordi delle vecchie partite negli ottimi racconti di Buffa sui grandi campioni”.
Il cardinale traccia un parallelismo tra sport e fede cristiana: “Lo sport è una componente non marginale ma importante per la vita di un uomo e nel libro ho avuto modo di raccontare come tanti campioni siano riusciti ad arrivare all’apice grazie anche alla loro fede, che è anche capacità di spirito di abnegazione e predisposizione al sacrificio. La mancanza dello sport è una grande carestia. Però quando ce ne riapproprieremo dovremo essere bravi a farlo senza il delirio e senso di onnipotenza a cui ci eravamo abituati con certi eccessi fuori misura. Anche il business dovrà essere marginalizzato a favore della valorialità dello sport che forgia le persone e le personalità, favorendo il gioco di squadra nel suo significato più pieno”.