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L’Unione Sportiva Acli, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha organizzato una giornata di dibattito e confronto: “Cambiare per vincere insieme”. L’obiettivo è ribadire come lo sport possa rappresentare un modello di contrasto al fenomeno della violenza sulle donne.
La Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma ha ospitato questa mattina il convegno moderato dalla giornalista Rai Simona Cantoni, al quale hanno partecipato anche gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Verne Magellano di Acilia e dell’Istituto De La Salle di Benevento, che hanno portato le loro testimonianze suggerendo numerosi spunti di riflessione.
“Purtroppo c’è un fenomeno trasversale perché dati alla mano non ci sono distinzioni di aree geografiche, di età o di classe sociale. C’è un problema a monte che deve essere estirpato – ha dichiarato il Presidente dell’US ACLI, Damiano Lembo – La prevenzione è un elemento fondamentale per contrastare questo fenomeno. Poi bisogna saper riconoscere e intercettare i comportamenti che possono degenerare in queste violenze”.
“Una giornata così non dovrebbe esistere, ma purtroppo ogni giorno ci sono episodi di violenza, di discriminazione e di sopraffazione sulle donne che sono inaccettabili – ha detto il presidente e Ad di Sport e Salute Vito Cozzoli – Dobbiamo capire quali sono gli strumenti in campo e quali quelli da adottare, interrogandoci su come e se le donne sono messe in condizioni di parità”.
Non sono mancate poi testimonianze di donne, come quella della presidente della Federazione Italiana Danza Sportiva, Laura Lunetta. “Porto la mia esperienza come ballerina prima che di dirigente – ha raccontato – E la danza è uno sport di coppia dove l’equilibrio di genere è paritario e porta a un rispetto dell’altro, combattendo ogni tipo di violenza”.
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