È morto a Bari Vincenzo Matarrese. Nella sua città, quella del club pugliese che ha guidato da presidente per ben 28 stagioni dal 1983 al 2011. Se ne va a 79 anni dopo aver lottato per tanto tempo con la sua malattia proprio quando sembrava aver avuto la meglio: le sue condizioni parevano essere migliorate dopo un lungo ricovero al Gemelli di Roma, prima dell’improvvisa involuzione che ha portato al decesso.
Gioie e dolori nella sua lunghissima gestione, dalle due promozioni consecutive dalla C1 alla A ai contrasti con parte della tifoseria, ma di sicuro nel suo Bari non è mancato il talento. Vincenzo, fratello maggiore di Antonio (ex numero 1 della Lega e della Figc), ha “lanciato” su tutti Protti, Cassano, Tovalieri, Perrotta sino ad arrivare ai nazionali Ranocchia e Bonucci, oltre all’attuale ct Conte e il futuro Ventura: proprio la staffetta verificatasi sulla panchina biancorossa tra 2009 e 2010.
“Ciao Presidente – si legge in una nota del sito ufficiale della squadra pugliese – Tredici anni fa hai iniziato a giocare la tua partita personale contro una brutta malattia. E l’hai vinta! Grazie alla tua forza, alla tua determinazione, alla tua tenacia. Caratteristiche che ti hanno sempre contraddistinto sia nel lavoro, sia nel calcio. Anche questa volta hai giocato la tua partita fino alla fine – oltre il novantesimo come cantano i tifosi biancorossi – e circondato dai tuoi affetti, nella speranza di poter segnare la rete decisiva. Oggi è un giorno triste non solo per la Bari biancorossa, ma per tutto il calcio italiano che perde un uomo di grande esperienza e di grande cuore. Noi, attoniti e commossi vogliamo ricordarti così, appassionato e con i pugni alzati sotto la Nord per il tuo Bari.”
