Si è accesa un’aspra polemica negli Stati Uniti, per via della disparità di trattamento tra la nazionale maschile di calcio e quella femminile. Le giocatrici degli Usa hanno fatto sentire la propria voce, lamentandosi dei compensi notevolmente superiori percepiti dai colleghi uomini, nonchè del fatto che la nazionale di Klinsmann affronti le trasferte in business class mentre loro sono relegate in quella economica.
“Faremo qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vogliamo, ci sentiamo trattate come cittadine di serie B, ma noi non ci stiamo”. Queste la dichiarazione di guerra di Carli Lloyd, una delle stelle della nazionale a stelle e striscie, rilasciata in un’intervista alla Cbs. Le giocatrici si lamentano sopratutto del fatto che, pur portando nelle casse della Federazione piu’ soldi della nazionale maschile, il loro guadagno ammonta a un quarto di quello degli uomini. “Dovrebbero pagarci anche più degli uomini, perchè noi abbiamo maggior successo. Siamo le migliori al mondo”, ha aggiunto la stessa Lloyd.
“Vogliamo raggiungere l’uguaglianza di trattamento a livello economico – ha fatto eco Becky Sauerbrunn, altra componente di punta della nazionale femminile – E non cederemo perche’ siamo convinte di avere ragione e la Federazione deve convincersi che ci meritiamo quello che chiediamo”.