[the_ad id=”445341″]
“Il sistema calcistico è centrale ma il sistema va messo in discussione. È impensabile che la Serie A continui ad essere a 20 squadre, la B a 20, la C a 60 con 100 squadre professionistiche. Ma non è nemmeno questione di numeri, quanto di credibilità che consenta l’affermazione dell’equa competizione, ci sono società che pagano e rischiano di non centrare i propri obiettivi, altre che non pagano e magari mantengono la categoria”. Lo ha detto il ministro dello sport Andrea Abodi, intervenuto durante ‘Sport Industry Talk’, convegno organizzato da Rcs Academy e Corriere della Sera.
“La Serie A è un contribuente significativo di fiscalità , è un obiettivo comune quello di far funzionare la macchina. Servono le infrastrutture, dobbiamo accogliere i tifosi con lo stesso decoro in cui vengono accolti in tutta Europa”, sottolinea il ministro. Per Abodi bisogna “rendere più efficaci le norme, ho fatto approvare una norma che snellisce le procedure e rende gli investimenti dei privati più efficaci”. “Sto lavorando anche a una riforma che è collegata alla legge Melandri – ha concluso il ministro – sulla gestione dei diritti audiovisivi e sulla mutualità di sistema che assocerò a una norma per il miglioramento delle infrastrutture”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]