“Sarà una partita difficile” aveva avvisato il pivot azzurro Fortino, ma nessuno si sarebbe aspettato che l’Italia campione d’Europa potesse essere eliminata dal Kazakistan. Davide contro Golia, la corazzata contro la debuttante: i miti hanno sempre qualcosa da insegnare, l’ultimo quarto di finale della Euro Futsal Championship non fa eccezione. La nazionale torna a casa con le ossa rotte, in semifinale insieme a Serbia, Russia e Spagna ci va la squadra di Cacau.
Che non sia serata si capisce subito, l’Italia non è la solita. Primo tempo brutto, il gioco del Kazakistan non permette agli azzurri di esprimersi ai soliti livelli. La squadra di Menichelli non riesce mai a trovare la porta, i tiri verso lo specchio difeso da Higuita non arrivano. Quando il tempo volge al termine l’uno-due che piega le gambe all’Italia: prima è Leo a bucare, per la prima volta nell’Europeo, la porta italiana, poi Zhamankulov, con una strana carambola, supera Mammarella. Si va al riposo con la squadra di Menichelli sotto di due reti. La ripresa si apre con il gol di Fortino che riporta in partita gli azzurri, ma il vantaggio dura 30 secondi perchè Yesenamanov firma il tris. L’Italia attacca, prende il palo, ma la fortuna è distratta. Al minuto 36 Canal riporta a un solo gol di svantaggio, ma stavolta va peggio di prima. Passano 6 secondi, il tiro kazako coglie il palo e sbatte su Nurgozhin. Gli sforzi azzurri sono vani, la squadra si sbilancia e subisce anche il 5° gol firmato Leo. Cala il sipario, l’Italia del futsal ha la sua Caporetto.