La Spagna batte la Russia alla Kombank Arena e si aggiudica per la settima volta il titolo europeo. Una partita dominata dagli iberici dall’inizio alla fine e che ribadisce ancora una volta la loro netta superiorità, soprattutto di gioco, nel continente, nonostante l’assenza delle stelle.
La Spagna di coach Josè Venancio Lopez scende in campo con Paco Sedano in porta, Ortiz centrale di difesa, Pola e Mario Rivillos sulle fasce e Raul Campos pivot. La Russia invece schiera Gustavo in difesa dei pali, Shayakmethov, Romulo e Abramov a supporto del pivot Robinho. La Spagna parte subito all’arrembaggio, mettendo in difficoltà la difesa russa in due occasioni: la prima, al 3’55”, con Miguelin che, con una grande rovesciata, colpisce la traversa, e la seconda, sempre con Miguelin, che impensierisce ancora una volta Gustavo. Al minuto 5’40” risponde la formazione di coach Skorovich risponde con Abramov che mette in difficoltà Paco Sedano, che risponde con una grande parata. Al minuto 8’02” la gara viene sbloccata da Alex, che porta in vantaggio la nazionale spagnola. Cinquanta secondi dopo Abramov tira dalla distanza, ma Paco Sedano respinge. Al 14′ 39” la Russia torna a farsi pericolosa, dopo tante occasioni spagnole, con Robinho, ma ancora Paco Sedano para. La Spagna però è più cinica e segna il 2-0 al 15’12” con Pola. Arriva anche il 3-0 con Mario Rivillos, che tira al volo un siluro di sinistro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Una Russia completamente imbambolata che subisce anche il 4-0 : Ortiz perde palla sul pressing insistito di Pola, che trafigge ancora una volta Gustavo. A 5 secondi dalla fine la Russia ritrova l’orgoglio e accorcia le distanze grazie a Romulo, che di destro batte il portiere spagnolo.
La seconda frazione di gioco ricomincia con la Roja che spinge e si fa pericolosissima con Raul Campos al minuto 1’09” che al volo da distanza ravvicinata impensierisce non poco Gustavo. Poco dopo Ortiz ci prova dalla distanza, ma il portiere russo è attento e respinge. Continuano gli spagnoli a chiudere definitivamente la partita sempre dalla distanza, trovando sempre presente Gustavo, che resiste anche ad un infortunio al braccio destro. Al 23’56” Miguelin mette in mezzo un pallone impossibile, che non viene sfruttato dal suo compagno di squadra. È il pressing l’arma della Spagna, che manda letteralmente in tilt la Russia, la quale ha difficoltà ad usare il portiere di movimento proprio a causa della forte pressione degli iberici. La Russia si innervosisce e perde molti palloni. Arriva proprio su una leggerezza di Romulo il gol del 5-1 di Miguelin a porta vuota. La formazione di Skorovich cerca di reagire e colpisce un legno con Robinho, che accorcia le distanze con un gran sinistro al minuto 11’57”. Romulo mette in difficoltà Paco Sedano con un gran sinistro poco dopo. La Russia cerca, con il portiere di movimento, a rientrare in gara, concludendo svariate volte verso la porta di Paco Sedano. Ma è proprio su una palla recuperata in difesa che Miguelin si inventa un gol spaziale, segnando dalla propria area. La Russia capitombola e subisce anche il settimo gol di Rivillos che a porta vuota segna da metà campo al minuto 15’37”. Inutile la stupenda rete di tacco di Milovanov nei minuti finali: la Spagna batte la Russia per 7-3 e si laurea campione d’Europa.