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L’attuale portiere del Parma Gianluigi Buffon ha raccontato nel podcast di Cronache di spogliatoio alcuni dei momenti topici della sua carriera: “La parata per cui verrò ricordato è quella su Zidane in finale a Berlino. Decisiva, oltre che bella. Che ogni italiano ricorderà per sempre. Le delusioni hanno sempre fatto parte della mia vita. Dall’infortunio che mi fa saltare Euro2000 alle finali perse, ma dura 10 minuti poi passa. Io sono un fatalista. Prendo la vita come viene e cerco di fare tesoro dalle sconfitte per volare ancora più in alto. Nel 2002 eravamo una squadra stratosferica, ma giocavamo troppo lontani dall’Italia e ci spostavamo troppo tra Corea e Giappone. Così è successo anche in Sudafrica e in Brasile. Invece in Europa abbiamo sempre reso al meglio. Il contesto ha fatto sì che non si creasse quell’unione è quell’empatia che ti porta poi a vincere. Una della partite più importanti della mia carriera fu L’esordio in Nazionale è stata l’unica partita che non avrei mai voluto giocare. Eravamo a Mosca e faceva un freddo assurdo. Nevicava. Pensavo di non giocare, e invece si fa male Pagliuca. Il ct Maldini si gira e mi fa: ‘Gigi vai, che tocca a te’. Da giovane ero sfrontato, affrontavo tutto senza paura e a volte anche senza il giusto rispetto, ma è stata la mia forza. Mi ha permesso di non sentire la pressione. Quella partita non l’ho sentita come uno spareggio per andare ai Mondiali, ma come una gara qualunque. Probabilmente è stata quella la chiave per non sentire la responsabilità”.
Buffon infine ha stilato una classifica dei migliori cinque portieri italiani ad oggi: “Di Gregorio è il portiere che mi ha stupito più di tutti. Ha fatto una stagione clamorosa per continuità e prestazioni. Vicario è un portiere che mi piace tantissimo. Lo metto secondo perché non è una sorpresa per me, si è confermato ad alti livelli. Carnesecchi ha un grande futuro davanti a sé, ha avuto la possibilità di mettersi in mostra in Serie A e l’ha sfruttata benissimo. Scelgo anche Meret perché ha vinto lo Scudetto, non penso che serva aggiungere altro. Falcone è un portiere di sicura affidabilità che ha ancora grandi margini di miglioramento. La scuola di portieri italiana sta continuando a funzionare molto bene”.
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