Sotto gli occhi di Oleksandr Usyk, Tyson Fury difende la cintura WBC dei pesi massimi e batte per ko tecnico un orgoglioso Dereck Chisora al Tottenham Stadium. Si chiude come da pronostico la trilogia inglese dopo i precedenti del 2011 e del 2014: Fury archivia sul 3-0 una saga dominata per manifesta superiorità e si prepara ad un 2023 che può regalargli l’incontro della storia. Da un lato il derby inglese contro Anthony Joshua, dall’altro il match di unificazione dei titoli contro Usyk, detentore dei titoli WBA, WBO, IBF. Le trattative con AJ si sono spente sul nascere, mentre l’ucraino ha deciso di prendersi qualche mese di riposo dopo un 2022 diviso tra la guerra e la preparazione al match mondiale. L’alternativa è Joe Joyce, che aspetta la chance.
Sul ring non c’è storia. Chisora prova subito a lavorare a due mani, ma Fury prende le misure a Del Boy in pochi minuti. Anche nella seconda ripresa Fury sembra stare avanti di qualche secondo col pensiero: Chisora prova ad accorciare la distanza, ma il Gypsy King lo pizzica d’incontro facendogli fare due volte di fila qualche passo indietro. A quaranta secondi dalla fine del round Fury arriva a segno con un montante durissimo. Chisora assorbe, ma fatica e barcolla. Finisce all’angolo e subisce la tempesta, ma il campione non chiude e saluta il rivale con l’occhiolino. Altra sequenza di montanti nella ripresa successiva, con tanto di caduta sulle corde di entrambi dopo una delle tante fasi di clinch. Chisora soffre, ma ci crede. Del Boy prova a riprendere l’iniziativa nella quarta ripresa, con colpi al corpo, riuscendo anche a portare Fury all’angolo. Ma è inutile.
La leggenda alla quinta rompe lo stallo con un destro durissimo, poi montante e altro diretto in sequenza. Spettacolare è l’ottavo round con incroci pericolosi e assalti alla cieca di Chisora. Il 38enne è sempre più statico sulle gambe e barcolla dopo un diretto ma la campana lo salva. Non lo salva invece l’occhio destro. Fury spinge e colpisce forte, Chisora non riesce quasi più a vedere e l’arbitro decide di chiudere la contesa al decimo round. Fury vince la seconda trilogia dopo quella – ben più impegnativa – con Wilder. Il campione ringrazia il pubblico e lancia cori per Chisora, ma alla fine deve anche affrontare il discorso Usyk. L’ucraino sale sul ring, il Gypsy King lo chiama “coniglio” e quasi nessuno si accorge di Joyce terzo incomodo. Per la sfida della storica unificazione abbiamo già il primo faccia a faccia.