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Sempre più nel caos i Mondiali femminili di pugilato, in programma dal 15 al 31 marzo a Nuova Dehli, in India. Dopo Irlanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Svezia, Canada e Usa anche Svizzera e Olanda hanno deciso di boicottare la competizione iridata in seguito alla decisione della Federazione internazionale di ammettere le atlete russe e bielorusse. “L’Iba – ex Aiba – insieme al presidente russo Umar Kremlev ha deciso di consentire nuovamente agli atleti russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali, ma contro la posizione del Cio – si legge in una nota della Federboxe elvetica – Per quanto riguarda il torneo di Marrakesh all’inizio di febbraio, al momento della registrazione non sapevamo che anche gli atleti russi e bielorussi avrebbero iniziato lì. Altrimenti non avremmo partecipato. Certo, la Svizzera è un paese neutrale, ma neutralità non significa essere ciechi o non avere opinioni – lo confermano anche le decisioni dei leader politici svizzeri. Le indicibili sofferenze che la Russia sta causando da un anno nella vicina Ucraina non possono essere descritte a parole e devono essere aborrite con tutte le nostre forze. E poiché è la politica che finanzia lo sport, non si può separare l’uno dall’altro”.
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